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Tre cose che la Juve può imparare dalla vittoria sul Bayer LeverkusenTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 12 dicembre 2019, 09:45Il corsivo
di Ivan Cardia
fonte inviato a Leverkusen

Tre cose che la Juve può imparare dalla vittoria sul Bayer Leverkusen

Il tridente pesante funziona. È la lezione più banale della serata della BayArena. Sarri ha concesso a Higuain-Dybala-Ronaldo una buona mezz’ora. Ma soprattutto ha regalato ai tifosi la possibilità di vedere quei tre lì, insieme. Il risultato: 2-0 secco, senza possibilità di replica. Una ricetta da ripetere? La squadra di Bosz era sfilacciata e aveva già concesso spazi alle imbucate di Bernardeschi. In condizioni del genere, un terzetto così diventa inarrestabile.

Demiral e Rugani possono giocare. Ieri il turco era all’esordio assoluto in Champions e non ha patito la pressione. Anzi, pare essersene caricato. Il centrale ex Empoli di serate pesanti ne ha viste parecchie, e ha risposto presente. Bonucci-De Ligt è il presente, il futuro, la certezza della Juventus. Però questi due fino a Leverkusen erano fermi a 90 (Demiral) e 180 (Rugani) minuti a testa in stagione. Pochino? Pochissimo. Anche la titolarissima coppia centrale italo-olandese può rifiatare.


Rabiot è ancora un corpo estraneo. Come un pesce fuor d’acqua, il francese in questa Juve e forse a questi livelli. È al rientro da un infortunio, ma se Sarri gli ha concesso 86 minuti (peraltro con gil uomini contati in vista di domenica) vuol dire che lo riteneva pronto. Invece è stato, ancora una volta, il solito Rabiot. Mai in partita, spesso goffo, nel tocco di palla e non solo: un’altra serata non proprio indovinata. A Torino ci puntano ancora. Per quanto?