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Ashley Young è un nuovo giocatore dell'Inter
Ashley Young è un nuovo giocatore dell'Inter: i nerazzurri lo hanno comunicato sul proprio sito ufficiale. "Ashley Young è ufficialmente un nuovo giocatore dell'Inter. Il calciatore inglese classe 1985 arriva a titolo definitivo dal Manchester United e ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2020 con un’opzione di prolungamento per la stagione successiva", si legge su inter.it.
Chi è Ashley Young - Esploso come esterno d'attacco con la maglia del Watford, nel 2007, al momento del suo passaggio all'Aston Villa, era considerato come una delle grandi promesse del calcio inglese. Velocità e tecnica, anche qualche gol: con la squadra di Birmingham ne ha segnati 38 in 190 partite. Poi nel 2011 il trasferimento, per 20 milioni di euro al Manchester United. Dove non è mai riuscito davvero a imporsi come protagonista: spesso alternativa, mai sotto le 20 presenze stagionali e quasi mai vicino alle 40 fino al 2017. Con Mourinho e Solskjaer, le cose cambiano e diventa una presenza fissa dell'undici di partenza dei Red Devils. Fino a conquistarsi, proprio all'inizio di questa stagione, il ruolo di capitano. Inutile dire che dalle parti di Old Trafford sono anni particolari, non proprio facili. Tatticamente: nella sua carriera ha fatto davvero di tutto. Dalla seconda punta al terzino, sia da una parte che dall'altra del campo, appunto. Negli ultimi cinque campionati, Young ha giocato per un totale di 8380 minuti (diviso 90 minuti farebbe 93 presenze, in realtà sono 102): di questi, 3814 li ha spesi sulla fascia destra e 4431 a sinistra. In questa stagione, è stato impiegato per lo più sulla corsia mancina (828 minuti), ma alternandosi ancora una volta sul settore di destra (209'). È la fotografia di un giocatore che preferisce l'out di sinistra, ma che all'occorenza può disimpegnarsi su quello opposto: ciò che serve a Conte.
Chi è Ashley Young - Esploso come esterno d'attacco con la maglia del Watford, nel 2007, al momento del suo passaggio all'Aston Villa, era considerato come una delle grandi promesse del calcio inglese. Velocità e tecnica, anche qualche gol: con la squadra di Birmingham ne ha segnati 38 in 190 partite. Poi nel 2011 il trasferimento, per 20 milioni di euro al Manchester United. Dove non è mai riuscito davvero a imporsi come protagonista: spesso alternativa, mai sotto le 20 presenze stagionali e quasi mai vicino alle 40 fino al 2017. Con Mourinho e Solskjaer, le cose cambiano e diventa una presenza fissa dell'undici di partenza dei Red Devils. Fino a conquistarsi, proprio all'inizio di questa stagione, il ruolo di capitano. Inutile dire che dalle parti di Old Trafford sono anni particolari, non proprio facili. Tatticamente: nella sua carriera ha fatto davvero di tutto. Dalla seconda punta al terzino, sia da una parte che dall'altra del campo, appunto. Negli ultimi cinque campionati, Young ha giocato per un totale di 8380 minuti (diviso 90 minuti farebbe 93 presenze, in realtà sono 102): di questi, 3814 li ha spesi sulla fascia destra e 4431 a sinistra. In questa stagione, è stato impiegato per lo più sulla corsia mancina (828 minuti), ma alternandosi ancora una volta sul settore di destra (209'). È la fotografia di un giocatore che preferisce l'out di sinistra, ma che all'occorenza può disimpegnarsi su quello opposto: ciò che serve a Conte.
🚨 | ANNUNCIO@youngy18 è un nuovo giocatore dell'Inter! ✍️⚫️🔵
— Inter (@Inter) January 17, 2020
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