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Inter-Cagliari 1-1. La legge dell'ex ferma un'Inter che non sa più vincereTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
domenica 26 gennaio 2020, 14:30Serie A
di Gaetano Mocciaro

Inter-Cagliari 1-1. La legge dell'ex ferma un'Inter che non sa più vincere

Tre partite, tre pareggi. Sempre con lo stesso risultato, sempre con la stessa sequenza. L'Inter non riesce a battere nemmeno un Cagliari incerottato, in un turno che sulla carta poteva essere favorevole nella rincorsa alla Juventus, impegnata questa sera a Napoli.

ESORDIO PER YOUNG E CRAGNO Esordio per Ashley Young. L'inglese si prende la corsia destra approfittando della squalifica di Candreva e delle condizioni non ottimali di D'Ambrosio e dell'altro nuovo arrivo Moses. Sull'out opposto ancora fiducia a Biraghi con Asamoah fuori dai giochi. Infortunatosi contro il Lecce, Brozovic è rimpiazzato da Borja Valero. Bastoni vince il ballottaggio in difesa con Godin mentre il tandem offensivo è composto come sempre da Lukaku e Lautaro Martinez. Esordio stagionale anche per Alessio Cragno. Il portiere si rivede dopo un lungo infortunio che lo ha messo ko fino a oggi. Emergenza difesa dove Pisacane è squalificato e mancano anche Ceppitelli e Cacciatore. Fiducia a Walukiewicz al centro della difesa e si rivede a destra Faragò. Oliva va in cabina di regia con Cigarini in panchina, davanti l'ex Nainggolan agisce dietro l'ormai collaudata coppia Simeone-Joao Pedro.


YOUNG PENNELLA, LAUTARO INCORNA Partita equilibrata con i nerazzurri che faticano a trovare gli spazi giusti per concludere a rete. La troverebbe l'ex Barella di testa su cross di Bastoni, ma il fuorigioco annulla tutto. Skriniar accusa problemi fisici e deve lasciare il campo dopo appena 17' minuti, lasciando posto a Godin. Inter che sfrutta più la corsia sinistra, dove opera Biraghi, rispetto quella destra che vede l'esordio nel campionato italiano di Ashley Young. Eppure l'inglese appena ha l'occasione è decisivo: avanzata sulla fascia e pallone pennellato a centro area per Lautaro Martinez, che stacca Walukiewicz e di testa supera Cragno, anch'egli all'esordio stagionale. Proteste dei difensori del Cagliari che reclamano un fallo dell'attaccante nei confronti del difensore polacco ma il VAR cancella ogni dubbio. Rete regolare, 11° centro in campionato. I sardi si affidano a Nandez, spesso e volentieri un pericolo sulla destra e nel finale della prima frazione di gara sfiorano il pari con Faragò: Handanovic è impegnato per la prima volta e salva.

NAINGGOLAN SEGNA, LAUTARO ESPLODE Partita che sembra sotto controllo, Sensi dà l'impressione con un paio di percussioni in avanti di poter raddoppiare. Cragno dimostra di non avere alcun filo di ruggine rispondendo al centrocampista e anche a Lautaro Martinez, ben più vivace del compagno di reparto Lukaku. Inaspettatamente, al 78', il Cagliari trova il pari e lo fa richiamando la consueta legge dell'ex: bravo Joao Pedro a sfruttare un'incertezza di Godin e mettere dalla sinsitra un pallone in mezzo, velo di Castro per il belga che raccoglie e da fuori area scarica un destro che si infila in rete grazie anche a una deviazione di Bastoni. L'Inter non trova la forza e il tempo di reagire, i cambi sono tardivi e nel finale saltano pure i nervi a Lautaro Martinez: l'argentino si fa espellere per proteste e dà in escandescenze. Mancavano pochi secondi al triplice fischio, che vede l'arbitro Manganiello avviarsi verso gli spogliatoi accerchiato da Conte e dalla panchina nerazzurra. È la fotografia di un'Inter che si è resa conto di uno scudetto che sta scivolando via. In campo rimangono i giocatori del Cagliari a festeggiare: i sardi si riprendono il sesto posto, a pari punti col Milan.