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L'analisi tattica dell'Udinese: fisicità e tanta corsa alla base del 3-5-2 di mister GottiTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
giovedì 17 settembre 2020, 19:00Serie A
di Simone Bernabei

L'analisi tattica dell'Udinese: fisicità e tanta corsa alla base del 3-5-2 di mister Gotti

E' la settimana della ripresa del campionato. Prende il via una delle stagioni più difficili: un calendario senza sosta, in un'annata che porterà agli Europei del 2021. Tra cambi allenatore e conferme, un mercato che a volte ha stravolto la rosa o che ha portato solo a conferme, stadi senza pubblico e ritiri ridotti e blindati, sarà un campionato ricco di incognite. Tuttomercatoweb.com vi accompagna, a -2 dal primo fischio d'inizio, alla scoperta delle venti squadre di Serie A, in una disamina tattica squadra per squadra. Per cercare di conoscerle meglio, dietro le quinte, prima del via.

LO SCHEMA
Mister Gotti, dopo le buone indicazioni dello scorso anno, ripartirà ancora una volta dal 3-5-2, per la sua Udinese. E come nel recente passato cercherà di fare di necessità virtù, andando a sfruttare e dove possibile esaltare le grandi qualità fisiche della propria squadra. In fase di ripiegamento si passa quasi automaticamente al 5-3-2, ma il disegno tattico dell'Udinese appare chiaro.

LE VARIANTI TATTICHE
Viste le caratteristiche della squadra, una possibile variazione tattica riguarda l'utilizzo del 4-4-2, gli uomini in rosa permetterebbero questo passaggio. Ma ad oggi questa strada sembra percorribile solo a gara in corso o, eventualmente, nel caso in cui la difesa a 3 non dovesse regalare le giuste garanzie durante il campionato.


GLI UOMINI CARDINE
La difesa ha un ruolo fondamentale nel garantire equilibrio alla squadra. Ma quelli che probabilmente hanno i compiti più complicati sono i due interni di centrocampo, l'anno scorso De Paul e Fofana. A loro viene chiesto lavoro in fase di non possesso e soprattutto inventiva e gol quando si sviluppa la costruzione. Gli esterni di centrocampo devono lavorare e avere gamba, arrivando con continuità al cross. Il lavoro degli attaccanti poi è diversificato: Okaka oltre a finalizzare deve abbassarsi per a prendere i rinvii e magari lanciare Lasagna sulla corsa, sia che si tratti di contropiede sia che si tratti di azione manovrata.

IL RUOLO DEL PORTIERE
Musso, pur essendo bravo nel fraseggio stretto, preferisce spesso il lancio lungo alla ricerca della sponda di Okaka, con l'obiettivo di trovare una sponda o una seconda palla allettante. La costruzione dal basso esiste comunque. Palla larga ai difensori e ricerca immediata degli esterni di centrocampo o degli interni, se meglio posizionati e non "tappati" dal pressing.

LA FORMAZIONE 'TIPO'
(3-5-2): Musso; Troost-Ekong, Becao, Samir; Stryger Larsen, Jajalo, Walace, De Paul, Ouwejan; Lasagna, Okaka