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TMW RADIO - Nani: "L'affare Milik fa contenti tutti. Fiducia a Gotti, l'Udinese è con lui"TUTTO mercato WEB
© foto di Balti Touati/PhotoViews
martedì 19 gennaio 2021, 18:40Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Nani: "L'affare Milik fa contenti tutti. Fiducia a Gotti, l'Udinese è con lui"

Gianluca Nani intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Il dirigente sportivo Gianluca Nani ha parlato a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "L'affare Milik lascia tutte e tre le parti coinvolte soddisfatte, l'unica cosa è che dispiace sempre vedere andar via un giocatore dopo tanti mesi di assenza forzata, ma sono le logiche del mercato".

Alla Juventus serve la quarta punta?
"Premesso che sapranno loro le scelte da fare, la Juve ha tanti giocatori offensivi già in rosa: forse cercano qualcuno di diverso. Ho visto centrocampi più completi negli ultimi anni di Juve, senz'altro, e qualcosa potrebbero fare in quel ruolo. I risultati portano a speculazioni, sicuramente i dirigenti hanno più elementi".

Su Pirlo le critiche sono ingenerose?
"Beh, è evidente che negli ultimi anni abbiano sempre vinto il campionato, e se questo non sta succedendo sei esposto alle critiche. Per me sono un po' ingenerose, la classifica fa uscire delle domande ma a mio avviso Pirlo è ragazzo intelligente e preparato, che avrà futuro come allenatore. Mi pare che Guardiola perse le prime due partite da allenatore a Barcellona, per esempio... Gli va dato il giusto tempo anche perché è una fase di ricambio generazionale, e all'inizio possono esserci delle difficoltà, sono normali. Diventerà un vincente, ne sono sicuro: le critiche sono conseguenza della squadra abituata a vincere sempre".

Meglio Scamacca o Giroud per i bianconeri?
"Essendo due profili così diversi dipende da cosa cercano. Uno è un ragazzo di potenziale futuro, l'altro un campione di grande livello che ha vinto anche il Mondiale, uno che devi utilizzare immediatamente. Credo che nessuno dei due avrebbe problemi d'inserimento, entrambe le opzioni sono valide e hanno senso".

Mandzukic e Meite più forse Tomori: il Milan vuole vincere lo Scudetto?
"Lo sanno anche loro, vanno fatti solo i complimenti per la politica e il campionato che stanno portando avanti. Ricordo le pressioni cui era sottoposto Pioli, e non è facile stare sereni: lui in silenzio, lavorando, ha cominciato a vincere e ormai lo stanno facendo da tutto un anno. Se a gennaio ti trovi primo in classifica, per quanto sia giusto non mettere pressioni, non puoi che essere una candidata al campionato, se non anche la numero uno. Gli acquisti sono perfetti per quello che cerca Pioli, e questo non può far altro che aumentare le loro chance. Anche se a gennaio è sempre un'insidia perché non c'è tempo, devi adattarti a una realtà che già esiste, e se è un meccanismo che funziona bene bisogna stare attenti".

Eriksen può tornare in Inghilterra?
"Forse ne sapete più voi di me... Posso dire che è un grande giocatore, di sicuro non mi sentirei di escludere che possa tornare in Premier League ma anche di rimanere in un'Inter che fa prestazioni vincenti. Quando è entrato ha sempre mostrato professionismo e abnegazione, il resto sono domande giornalistiche. Da tifoso del calcio, credo che un ritorno in Premier League possa essere opzione più che valida".


Ozil ha vissuto una carriera al di sotto delle sue qualità?
"Comunque è stato protagonista per tanti anni dell'Arsenal, il suo l'ha fatto. Questi giocatori che fanno della qualità, dell'intuito e del colpo di genio le cose migliori, spesso non sanno essere così continui. Negli ultimi tempi il livello delle sue prestazioni era un po' sceso, ma se ricordate Ilicic vale lo stesso, ha fatto momenti in cui sembrava il più forte al mondo e altri in cui sembrava non averlo. Certe concessioni devi farle anche ai grandi campioni".

Sarà una Premier League equilibrata fino alla fine?
"Sì, perché parliamo di tre grandi squadre e fa piacere rivedere una grande del calcio inglese come il Manchester United ai vertici, e lo stesso vale anche per il Tottenham. Penso che se lo giocheranno Manchester e Liverpool, mi fa piacere che anche Guardiola abbia ripreso alla grande. Un campionato tutto da gustare, anche se anomalo come tutta la stagione. Senza pubblico negli stadi il fattore campo è annullato".

Giocare ad Anfield con la Kop magari è diverso...
"Una cosa pazzesca, quando intonano l'inno ti attacchi alla sedia. Per me sono tanti punti in meno, però diciamo che così tutti partono alla pari. Non solo quello, comunque, ci sono anche tante assenze e in queste, in teoria, le grandi sono ancora più favorite. L'aria è triste, il calcio è allegria ma questo anno non può esserlo, manca la passione. Si può solo aspettare che tutto finisca presto, per il momento potrebbero esserci delle grandi sorprese".

Lei sarebbe per la fiducia a Gotti?
"Io sono sempre per la fiducia all'allenatore, e credo vada data continuità. Con Gotti, poi, per me è semplice parlare bene: nel 2008 feci di tutto per portarlo con me al West Ham e dargli la squadra riserve proprio perché vedevo grandi potenzialità, so come lavora. Ho avuto l'onore di lavorare e conoscere bene i Pozzo, conosco tutti: l'Udinese è una squadra per cui provo un certo affetto, e credo che il lavoro dell'allenatore andrebbe giudicato per quello che fa, per come sviluppa il gioco e fa crescere i giocatori, non solo per i risultati. A me pare che lui stia facendo molto bene, e il momento in cui deve essere messo in discussione l'allenatore è quando viene a mancare la fiducia della squadre e si crea una frattura. A Udine, invece, credo la squadra sia tutta con lui".

Magari la scintilla può arrivare proprio dall'Atalanta?
"Sì, senza i favori del pronostico è un'opportunità sfidare una squadra forte, ma non vedo nemmeno giusto mettere tutta la pressione su una sola partita, l'allenatore va protetto e aiutato nel corso del tempo. Più crei un clima sereno, più arrivano i risultati grazie a lavoro e fortuna. Ci vuole pazienza".