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Fiorentina, questo attacco non segna: senza Vlahovic si sono dimezzati i gol
Vincenzo Italiano ha un problema più grande degli altri: riuscire a non perdere la sua Fiorentina proprio nel finale di stagione. A 270’ dalla conclusione delle danze, la sensazione è che nelle due partite tra Salerno e Udinese, ancor prima che col Milan, siano state gettate alle ortiche le possibilità di un piazzamento europeo. Quantomeno per qualcosa che sia più di un 7° posto, attualmente dei viola ma che già stasera potrebbe essere occupato dall’Atalanta.
In tutto questo, un difetto è lampante: l’attacco della Fiorentina è tremendamente sterile. Il rischio di cadere nella dietrologia dell’addio a Vlahovic esiste, ma osservando bene i numeri si direbbe esserci qualcosa di ben concreto: da quando il serbo ha lasciato Firenze, infatti, la squadra in maglia viola solamente in tre occasioni ha segnato più di un gol (due volte in Serie A, una in coppa) e nelle quindici partite totali, quattro volte non ha segnato mentre in ben otto circostanze l’ha fatto una volta sola. La media realizzativa è a dir poco crollata: dai 2,08 gol a partita in tutte le competizioni nella prima parte di stagione si è passati a un ben più modesto 1,07 attuale. La metà.
Valutando anche il rendimento dei singoli, ci si accorge della veridicità del discorso: tra i giocatori in squadra il miglior marcatore è Piatek con 6 gol, seguito da Gonzalez e Torreira a 5. Gli altri attaccanti, tutti assieme, toccano appena la doppia cifra: 4 ne ha segnati Sottil, uno in più di Saponara (3). Cabral, nonostante la tanta volontà, è fermo a quota 2, mentre Ikoné e Callejon hanno contribuito con un solo centro. Mettendo assieme tutti questi numeri, viene forse più facile capire dove abbia iniziato ad imbarcare acqua la nave di Italiano.
In tutto questo, un difetto è lampante: l’attacco della Fiorentina è tremendamente sterile. Il rischio di cadere nella dietrologia dell’addio a Vlahovic esiste, ma osservando bene i numeri si direbbe esserci qualcosa di ben concreto: da quando il serbo ha lasciato Firenze, infatti, la squadra in maglia viola solamente in tre occasioni ha segnato più di un gol (due volte in Serie A, una in coppa) e nelle quindici partite totali, quattro volte non ha segnato mentre in ben otto circostanze l’ha fatto una volta sola. La media realizzativa è a dir poco crollata: dai 2,08 gol a partita in tutte le competizioni nella prima parte di stagione si è passati a un ben più modesto 1,07 attuale. La metà.
Valutando anche il rendimento dei singoli, ci si accorge della veridicità del discorso: tra i giocatori in squadra il miglior marcatore è Piatek con 6 gol, seguito da Gonzalez e Torreira a 5. Gli altri attaccanti, tutti assieme, toccano appena la doppia cifra: 4 ne ha segnati Sottil, uno in più di Saponara (3). Cabral, nonostante la tanta volontà, è fermo a quota 2, mentre Ikoné e Callejon hanno contribuito con un solo centro. Mettendo assieme tutti questi numeri, viene forse più facile capire dove abbia iniziato ad imbarcare acqua la nave di Italiano.
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