Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / venezia / Editoriale
Una lezione che servirà, VeneziaMestre!
sabato 23 ottobre 2021, 21:13Editoriale
di Manuel Listuzzi
per Tuttoveneziasport.it

Una lezione che servirà, VeneziaMestre!

La sensazione è che per giocarsi alla pari partite del genere serva il 100% dal punto di vista dell’organico, del livello fisico e di quello mentale. La speranza è che quello che abbiamo visto oggi sia sufficiente per fare punti nei prossimi due, fondamentali, appuntamenti. É stata una partita a scacchi in cui mister Zanetti ha provato ad intravedere i punti deboli degli avversari, unendo alla sana intenzione di aspettare, la giusta voglia di aggredire gli spazi e la precaria difesa emiliana. Ma in partite come questa la chiave è riuscire a rimanere nel match, stringendo i denti e reagendo ai momenti sfortunati. Ed invece il VeneziaMestre è apparso crollare allo sfortunato autogol di Henry, incapace nel far sfogare la manovra neroverde nella fase decisiva del match, e subendo una serie di imbucate che son costate 3-1 ed incontro. Dispiace, dispiace molto perché l’Unione vista nella prima frazione era sembrata una squadra capace di mantenere i ritmi e la qualità della squadra di Dionisi. Dionisi.. un mister che ancora una volta si dimostra all’altezza della categoria, strategicamente impeccabile, ma che forse per la prima volta assimila il fatto che fare bene in campo ma risultare inadeguato fuori, porta solamente ricordi negativi nelle tifoserie da lui allenate, chissà se ne varrà la pena..

Tornando al match, appare evidente come i ragazzi di Zanetti sembrino sempre più un gruppo, affiatati, convinti e costantemente presenti nelle fasi sporche del match. Nei primi 45 non si notano particolarmente le assenze di elementi vitali per la causa arancioneroverde. Busio e Kyine scambiandosi continuamente di posizione mandano in difficoltà la fase di pressing avversaria, con un Ampadu essenziale nel regalare equilibrio agli ospiti. Le fasce faticano però ad accompagnare la manovra che ciononostante arriva negli ultimi metri con parecchi uomini offensivi. Mentre Henry fatica ad entrare nel match, servito in maniera confusa dalla trequarti, Okereke appare la spina nel fianco per gli avversari andando a segnare un gol memorabile per classe e voglia. La prematura rete del pari lascia però fantasmi per ciò che riguarda l’estremo difensore, abbinato ad una coppia centrale che stavolta ha peccato di velocità e cattiveria. Nella ripresa le lacune si amplificano, concedendo al Sassuolo troppo spazio tra le linee, imbucando con regolarità la retroguardia lagunare. Non sembra esserci più partita, anche a causa dell’ingresso in campo di un Peretz che sembra aver gettato al vento ancora una volta la possibilità di reagire alle critiche. Una spanna sopra Tessman, almeno per caparbietà, e Sigurdsson che a tratti lascia intravedere barlumi di qualità. Forte non fa rimpiangere uno spento Henry, ma le due reti annullate scrivono la parola fine alla sfida. Troppo diversa l’idea che San Paolo da Valdagno aveva in mente dall’espressione di ciò che la formazione di oggi poteva regalargli. Una squadra nata per giocare a pallone non può fare a meno contemporaneamente di giocatori come Vacca, Aramu, Fiordilino e Busio. La natura di questo VeneziaMestre non ci permette di essere brutti, abbiamo troppa necessità di intraprendenza con la sfera. Ma al di là di tutto, la sensazione dalla curva era di non essere al cospetto di una neo promossa. Abbiamo perso, abbiamo anche rischiato di farlo ancora più pesantemente, ma c’eravamo. La mentalità era quella giusta, la consapevolezza in crescita. Di fronte a cotanta armonia figlia di anni di ottimo calcio, ci siamo stati, siamo andati in vantaggio, abbiamo lottato. Da questo dobbiamo ripartire per affrontare martedì la sfida dell’anno. Nonostante la differenza tecnica tra i presunti titolari ed il resto dei ragazzi, l’impressione è che questo gruppo, unito, possa andare lontano.

Soprattutto se a sostenerlo c’è un popolo così bello e colorato, che settimana dopo settimana si scopre sempre più innamorato di questo VeneziaMestre. Crediamoci fioi, stiamo vicini a questi ragazzi che a testa alta affrontano avversari di grande livello, rendendoci ogni volta più fieri. La Salernitana non avrà il fascino di Inter e Juve, ma sarà comunque LA PARTITA, portiamoli alla vittoria.

Avanti Unione!