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Che sia un nuovo inizio per il VeneziaMestre
domenica 8 maggio 2022, 18:53Editoriale
di Manuel Listuzzi
per Tuttoveneziasport.it

Che sia un nuovo inizio per il VeneziaMestre

Mi porto a casa questa curva. Mi porto a casa questo orgoglio. Mi porto a casa la speranza che questa società si renda finalmente conto di cosa significhi gestire una squadra di serie a in questo paese. Posso solo illudermi di come tutti gli errori di questa stagione vengano finalmente presi come deve essere. Ammettendo le colpe, sottolineando i difetti, lavorando su ciò che veramente fa la differenza a queste latitudini. Sognavamo che l’anno passato avesse bruciato le tappe, avesse palesato ad una dirigenza così foresta come alla fine quel che veramente fa la differenza è mettere le persone giuste al posto giusto, ed aggiungiamo, al momento giusto. Oggi avete visto cos’è Venezia. Quanto siamo vaccinati contro l’amarezza e le sofferenza. Oggi avete ammirato la passione di un popolo intero, un popolo che non vi chiede miracoli e scudetti, ma semplicemente attaccamento, puro ed elementare rispetto. Potete scegliere di alzare le spalle e farvi scivolare tutto addosso come avete fatto fino ad ora, oppure potete comprendere come abbiate un gioiello tra le mani, un tesoro che non risiede solamente nel nome della nostra impareggiabile città, ma nelle cicatrici di una terra che state imparando a conoscere, e che sa regalare tanta, infinita, memoria a chi sa meritarsela. Avete commesso innumerevoli sbagli, ci avete regalato una rosa francamente imbarazzante per la categoria, ci avete mostrato i vostri bicipiti esonerando l’unica cosa di valore rimasta a questa squadra. Eppure ci avete visto ancora cantare, saltare, ballare per amore. Una città senza la propria gente è una cartolina senza anima, e per quanto Venezia sia unica, non fa eccezione. Avete in mano un marchio devastante, ma non è sufficiente stamparci sopra il vostro logo per renderlo commerciabile, o per noi, vincente. Serve di più, molto di più. Serve entrare a piedi nudi nelle calli, serve respirare la rabbia del tessuto cittadino della terraferma. Serve assimilare cosa significhi essere veneziani nel midollo. Ed una volta che l’avrete compreso, avrete la strada in discesa. Chi non giocherebbe in una città così? Chi non sarebbe affascinato da un progetto come il vostro? E’ passato solamente un anno e siamo passati dal paradiso all’inferno, ma la situazione è comunque sconvolta rispetto ad una stagione fa. Ora ci aspettiamo di più, ora pretendiamo di più. Necessitiamo di avere una società che ci rappresenti, delle bandiere che non sventolino esclusivamente per la nostra spinta, ma che esercitino tra di voi quel sentimento di attrazione e competenza che quest’anno avete supermegaipersottovalutato. Ripartiamo da questo, ripartiamo assieme. C’è ancora il tempo e l’umiltà per cambiare il nostro futuro. Se veramente amate questa terra al di là degli introiti che vi procurate, fate un passo indietro e riportateci dove questa curva e questo VeneziaMestre merita di stare. E se non potete garantircelo, allora metteteci la faccia, e per una volta, raccontateci la verità.

Avanti Unione.