Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / venezia / L'avversario
Salernitana, Castori: "Mi piace il gioco verticale, bisogna correre"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
domenica 27 dicembre 2020, 11:05L'avversario
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it

Salernitana, Castori: "Mi piace il gioco verticale, bisogna correre"

Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport troviamo una lunga intervista al tecnico della Salernitana Fabrizio Castori: "La B è molto dura, quest’anno ancora di più. Si ottengono risultati giocando sempre al massimo, stando in condizione, con gamba e freschezza. Non conta la classifica, bisogna essere pronti dal punto di vista fisico. I concetti restano gli stessi, bisogna tenere equilibrio, senza deprimersi o esaltarsi: qui nulla è scontato".

La piazza è contro Lotito: grazie ai risultati il clima in città si è alleggerito?
"Sin dall’inizio abbiamo cercato di stare fuori da questa polemica, ci siamo isolati e cercato di fare il nostro lavoro senza entrare in queste dinamiche. Ma lo stadio pieno di avrebbe aiutato parecchio".

Quali sono i suoi concetti base?
"Sono orgoglioso, sono fedele ai miei convincimenti. Continuo ad aggiornarmi, a seguire i colleghi; la curiosità verso le nuove metodologie c’è sempre, mi piace essere informato. Ma le mie idee hanno sempre pagato, quindi non le cambio. Il mio è un calcio aggressivo e verticale. Non mi piace il palleggio dei difensori, non mi piace il calcio orizzontale. Verticalizzare non è semplice, bisogna farcela attaccando lo spazio, per arrivare il prima possibile alla porta avversaria. A me fa venire l’orticaria vedere il portiere che appoggia la palla al difensore per cominciare l’azione. E’ più difficile dare la palla all’attaccante che al tuo portiere. E per giocare in verticale bisogna correre, il campo è più lungo che largo, o sbaglio?".

Le sue punte cosa dicono?
"Gli attaccanti che ho allenato io hanno fatto carriera, ultimi Pettinari, Lasagna, Inglese, Verdi, Mbakogu. Con me tirano di più in porta e non solo, giocano per la squadra".