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Pres. Cosenza: "Ci salveremo: le scalate verso gli obiettivi sono nel nostro dna"
Un giugno anomalo per il calcio italiano, nel quale si giocheranno molte più partite rispetto a quelle cui siamo abituati, perché il Covid-19 ha stravolto tutti i piani, anche quelli del mondo pallonaro.
Tra diverse incertezze, e con piani alternativi pronti, però, si ritornerà in campo, e anche la Serie B è pronta a farlo.
Di questo, i microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ne hanno parlato col presidente del Cosenza Eugenio Guarascio.
Anche la B riprenderà il suo corso: come è stata accolta, in casa Cosenza, questa decisione?
“La decisione presa in questo momento, rispetto ai mesi scorsi, è giusta, adesso ci sono condizioni sanitarie diverse e noi, nonostante le problematiche, ci siamo già attrezzati per la ripartenza. Da domani riprenderemo anche con gli allenamenti collettivi, che hanno seguito a quelli individuali: la squadra sta bene”.
A guidarla ci sarà mister Occhiuzzi: si andrà effettivamente avanti con lui?
“Mister Occhiuzzi ha finora fatto bene, siamo soddisfatti di lui”.
Terzo tecnico stagionale, in un anno strano. Cosa non è andato come speravate?
“Rispetto agli anni indietro, anche con lo stesso staff, è successo un po' di tutto, e ci sono stati fatali quasi sempre gli ultimi minuti delle gare: se non avessimo giocato i 7-8 minuti finali saremmo ottavi. Ma sono problemi che nel calcio capitano, nonostante l'ottima organizzazione che abbiamo. In B siamo arrivati con molto entusiasmo, a Cosenza poi si vive di calcio, ma questo anno è stato un campionato surreale, ci si è messo in mezzo anche il virus. A ogni modo ripartiamo, puntiamo a fare sei vittorie per centrare la salvezza”.
Saranno azzerati tutti i valori, tre mesi sono un lungo periodo per uno stop. E' un bene o un male?
“Questo non lo so, ma io da sempre credo che un campionato, per essere regolare, debba iniziare e finire entro date tempistiche: qua siamo di fronte a una situazione anomala, e infatti all'inizio optavo per la ripetizione della stagione proprio per questo motivo. Non è stato possibile, e inizieremo un campionato che rischia di intaccare anche il prossimo: speriamo almeno che più avanti, ma non troppo, ci sia consentita la riapertura al pubblico, per me giocare senza tifosi è dura, non è calcio”.
Risposta secca: vi salverete?
“Le condizioni per la salvezza ci sono. Siamo fiduciosi e ottimisti. La Serie B è così, i verdetti sono emessi spesso all'ultimo, e noi ce la metteremo tutta: le scalate verso gli obiettivi sono nel nostro dna”.
Tra diverse incertezze, e con piani alternativi pronti, però, si ritornerà in campo, e anche la Serie B è pronta a farlo.
Di questo, i microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ne hanno parlato col presidente del Cosenza Eugenio Guarascio.
Anche la B riprenderà il suo corso: come è stata accolta, in casa Cosenza, questa decisione?
“La decisione presa in questo momento, rispetto ai mesi scorsi, è giusta, adesso ci sono condizioni sanitarie diverse e noi, nonostante le problematiche, ci siamo già attrezzati per la ripartenza. Da domani riprenderemo anche con gli allenamenti collettivi, che hanno seguito a quelli individuali: la squadra sta bene”.
A guidarla ci sarà mister Occhiuzzi: si andrà effettivamente avanti con lui?
“Mister Occhiuzzi ha finora fatto bene, siamo soddisfatti di lui”.
Terzo tecnico stagionale, in un anno strano. Cosa non è andato come speravate?
“Rispetto agli anni indietro, anche con lo stesso staff, è successo un po' di tutto, e ci sono stati fatali quasi sempre gli ultimi minuti delle gare: se non avessimo giocato i 7-8 minuti finali saremmo ottavi. Ma sono problemi che nel calcio capitano, nonostante l'ottima organizzazione che abbiamo. In B siamo arrivati con molto entusiasmo, a Cosenza poi si vive di calcio, ma questo anno è stato un campionato surreale, ci si è messo in mezzo anche il virus. A ogni modo ripartiamo, puntiamo a fare sei vittorie per centrare la salvezza”.
Saranno azzerati tutti i valori, tre mesi sono un lungo periodo per uno stop. E' un bene o un male?
“Questo non lo so, ma io da sempre credo che un campionato, per essere regolare, debba iniziare e finire entro date tempistiche: qua siamo di fronte a una situazione anomala, e infatti all'inizio optavo per la ripetizione della stagione proprio per questo motivo. Non è stato possibile, e inizieremo un campionato che rischia di intaccare anche il prossimo: speriamo almeno che più avanti, ma non troppo, ci sia consentita la riapertura al pubblico, per me giocare senza tifosi è dura, non è calcio”.
Risposta secca: vi salverete?
“Le condizioni per la salvezza ci sono. Siamo fiduciosi e ottimisti. La Serie B è così, i verdetti sono emessi spesso all'ultimo, e noi ce la metteremo tutta: le scalate verso gli obiettivi sono nel nostro dna”.
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