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TMW RADIO - Toscano: "Se Castori inserirà Ribery nel contesto potrà salvare la Salernitana"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito
martedì 7 settembre 2021, 19:05Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Toscano: "Se Castori inserirà Ribery nel contesto potrà salvare la Salernitana"

Domenico Toscano intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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A Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, è intervenuto mister Domenico Toscano, iniziando dalla sua voglia di ripartire: "Questo desiderio deve esserci sempre, perché se manca la passione è la fine, invece ho tanta voglia di ritornare in pista, ma bisogna aspettare la sfida giusta. Quando si inizia a far questo mestiere, da allenatore o calciatore, è un percorso lungo, difficile, ma si lavora per quello, si cerca di migliorare sempre perché il calcio è in continua evoluzione".

Sarri è uno di quelli che ha fatto una gavetta clamorosa ma che poi ha raccolto ciò che ha seminato.
"La carriera è fatta di opportunità, credo che tutti siano bravi, ciò che cambia tra un allenatore e l'altro sono le opportunità".

Ci sono stati grandi ritorni in panchina e grandi promozioni di allenatori rampanti dalla Serie B, c'è un progetto che la incuriosisce?
"Ce ne sono diversi. Sono andati via tanti campioni, tra cui Ronaldo, per vicissitudini finanziarie o di concetto, per non perdere strada rispetto agli altri campionati bisogna accorciare il gap con le idee. La massima espressione è stata la Nazionale, con un calcio propositivo e tanti giovani talenti, che nel calcio ti danno dinamicità. Sono ritornati proprio allenatori con idee, come Sarri, Mourinho e lo stesso Italiano, che mi incuriosisce tanto, o Zanetti".

La Serie B sembra un rinnovato serbatoio per la Serie A, è questa che dovrà essere la Serie B di domani?
"Credo che nel calcio italiano stia cambiando la filosofia, si va alla ricerca del giovane interessante, bisogna avere la pazienza di farlo sbagliare, è l'inizio di un percorso importante che potrebbe portare frutti nel corso degli anni".

Il Cittadella, una realtà così piccola, riesce ad arrivare ogni anno ai playoff, è una strada che andrebbe seguita?
"Ci sono anche altri modelli, come l'Atalanta, che all'inizio era il Cittadella della Serie A. Il Crotone ha questa filosofia ed ha fatto un mercato in uscita spettacolare".

Ci sono delle squadre in Serie B che hanno investito soldi, o in idee, in nomi, come Monza, Parma, Lecce. Sono per te avanti alle altre?
"Rispetto agli altri anni, con le dovute proporzioni, ci sono stati più movimenti rispetto alla Serie A. Ci sono anche Brescia, Benevento, Parma, il solito Cittadella, Il Frosinone, che secondo me ha fatto una grande squadra. Sarà sempre un campionato difficile, ci sarà la sorpresa, la delusione, ma vedo un campionato livellato verso l'alto, che si sta avvicinando pian piano al livello della massima serie".

Castori oggi si ritrova a Salerno ad affrontare una strada in salita ma con Ribery.
Credo Castori meriti ampiamente la Serie A perché ha vinto in tutte le categorie, sa come vincere i campionati. L'arrivo di Ribery ha infiammato una piazza già calda come quella di Salerno, se Castori riuscirà a contestualizzare Ribery nel gruppo squadra, credo che davvero l'entusiasmo possa fare la differenza e portare a raggiungere la salvezza".


Lei ha portato la Reggina in Serie B, cosa ti ha lasciato quella esperienza?
"Anche da calciatore a Reggio ho vinto il campionato. Personalmente è ciò che ti dà più soddisfazioni, portare la tua città a vincere il campionato, sentirti dire grazie, la ricorderò per sempre".

La convince questa Serie C con 60 squadre?
"Può convincere se saranno solide. Una squadra di Lega Pro senza un imprenditore importante deve fare i conti ogni mese, la cosa migliore sarebbe alzare gli introiti nella Lega Pro, aumentando con diritti tv o altri sistemi finanziari per riequilibrare l'aspetto tecnico".

Quanto divario c'è oggi tra Lega Pro e Serie B?
"C'è abbastanza differenza. Il calciatore può stare in B, la squadra invece difficilmente, se non la rinforzi, può fare un buon campionato in B".

Per la sua esperienza in Serie C, aiutano realmente la crescita del giovane in un percorso questi premi di valorizzazione che però effettivamente vanno alla società?
"La valorizzazione deve essere una filosofia, non un numero. Costruisco un giovane perché un giovane può darmi più prestazioni tecniche, più dinamicità, può recuperare più facilmente. Se è un numero, non porta a niente. Bisogna avere il coraggio di farli giocare e aspettare che sbaglino".

Quant'è complicato e stimolante riuscire a fare abituare grandi giocatori a palcoscenici diversi?
"Quando ti trovi ad allenare un calciatore che ha avuto esperienze importanti, è molto stimolante, gratificante, trasmettere loro il tuo modo di allenare e di pensare. Con il giovane è più facile perché sono vergini dal punto di vista delle idee, con giocatori trentenni, quarantenni è diverso".

Le piacerebbe allenare all'estero?
"È intrigante, ma mi piacerebbe lavorare più a lungo possibile in Italia. Sono stato sei mesi in Inghilterra a guardare qual calcio. De Zerbi per me è un patrimonio, andare allo Shakhtar è una grande promozione, ma il calcio italiano ha perso un artista del calcio, un esteta, uno con idee che già sette anni fa erano avanti, è una grande perdita per il calcio italiano e sono un patrimonio anche Italiano, Zanetti e Dionisi".

Ci sarà mai una versione 2.0 del tandem Toscano-Mirabelli?
"Col direttore c'è un'amicizia da quando eravamo calciatori, un'amicizia che va oltre l'aspetto professionale. Sarebbe bello tornare insieme a lavorare. Per me al Milan ha fatto grandi cose, di cui oggi qualcuno sta perdendo i frutti".