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Via alla fase 2 del VAR: ruoli, molte più immagini tv, prevenzione. Il challenge è in stand by
Il dettaglio delle statistiche dell'ultima stagione conferma l’importanza del VAR: errori ridotti in serie A dell’86%. Il problema - sottolinea il Corriere della Sera nella sua analisi - è che i meccanismi ancora troppo spesso s’inceppano, finendo per creare cortocircuiti inaccettabili. Il protocollo appare già superato, troppo rigido, limitativo.
Divisione carriere e fuorigioco semiautomatico.
Il primo passo, già allo studio, è proprio la creazione di una figura specializzata, che si occupi solo di fare il varista, con tanto di ranking. Un orientamento che all’estero e già stato avviato. Ma oltre alla specializzazione dei ruoli, la cosiddetta «divisione delle carriere», occorre una linea più condivisa e chiara su rigori e fuorigioco: ancora troppi episodi valutati in maniera diversa. Il fuorigioco semiautomatico che debutterà al Mondiale in Qatar può essere un grande passo avanti, ma dovrà comunque fare i conti con l’elemento umano: a decidere fra una posizione attiva o passiva sarà comunque l’arbitro.
Il tema "challenge".
C’è poi anche il tema del challenge: è sempre più diffusa l’idea che concedere la possibilità di «chiamata» alle squadre potrebbe avere un effetto positivo, a patto di non farla diventare «un’arma tattica» spezzare il ritmo e perdere tempo. L’idea è ottima, ma l’IFAB per ora non ci sente.
Maxischermi e app.
Alla base di tutto, la finalità è la trasparenza. Un progetto allo studio riguarda la riproposizione degli episodi sui maxischermi degli stadi, in modo che i tifosi dal vivo possano capire cosa accade. L’altra innovazione è una app con i dialoghi arbitri-Var, scaricabile ogni lunedì dai tifosi.
Divisione carriere e fuorigioco semiautomatico.
Il primo passo, già allo studio, è proprio la creazione di una figura specializzata, che si occupi solo di fare il varista, con tanto di ranking. Un orientamento che all’estero e già stato avviato. Ma oltre alla specializzazione dei ruoli, la cosiddetta «divisione delle carriere», occorre una linea più condivisa e chiara su rigori e fuorigioco: ancora troppi episodi valutati in maniera diversa. Il fuorigioco semiautomatico che debutterà al Mondiale in Qatar può essere un grande passo avanti, ma dovrà comunque fare i conti con l’elemento umano: a decidere fra una posizione attiva o passiva sarà comunque l’arbitro.
Il tema "challenge".
C’è poi anche il tema del challenge: è sempre più diffusa l’idea che concedere la possibilità di «chiamata» alle squadre potrebbe avere un effetto positivo, a patto di non farla diventare «un’arma tattica» spezzare il ritmo e perdere tempo. L’idea è ottima, ma l’IFAB per ora non ci sente.
Maxischermi e app.
Alla base di tutto, la finalità è la trasparenza. Un progetto allo studio riguarda la riproposizione degli episodi sui maxischermi degli stadi, in modo che i tifosi dal vivo possano capire cosa accade. L’altra innovazione è una app con i dialoghi arbitri-Var, scaricabile ogni lunedì dai tifosi.
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