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Bosco su Bianconeranews.it: "Questa Juve sembra quella di Heriberto"

Bosco su Bianconeranews.it: "Questa Juve sembra quella di Heriberto"TUTTO mercato WEB
mercoledì 15 novembre 2023, 08:30Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte B I A N C O N E R A N E W S . I T - www.bianconeranews.it

Dolce la vita con un rigore a partita. Ci sono squadre alle quali i rigori li danno sempre, e ci sono squadre alle quali i rigori non li danno neppure quando ci sono. Inter prima, in scioltezza. Ma se una volta, una sola, magari VAR, arbitro, sala VAR sbagliassero contro la squadra di Inzaghi sarebbe un evento. In una giornata nella quale hanno ciuffato un rigore alla Juve, uno (solare) al Torino e hanno annullato quello che sarebbe (convalidato) diventato l'Eurogol della stagione al Lecco per un "pestone" fortuito in avvio di azione. Il VAR sta uccidendo il calcio. In Premier ne hanno piene le scatole della petulanza della macchina e i tifosi sono in rivolta.
In Germania e in Spagna ormai quasi lo ignorano. Non dovete pensare che in Italia gli arbitri siano masochisti. In Italia gli arbitri sono mediamente scarsi. E quindi i varisti intervengono a manetta, scassando emozioni, risultati e spettacolo. Inter capolista. Un bel po' di gente ha tirato un sospiro di sollievo. Se l'Inter non dovesse vincerlo lo scudetto, "assegnato" ben prima che il campionato iniziasse, sarebbe una debacle per le Sibille. Vaticini a donne di facili costumi. La stampa è "dolce" con l'Inter quanto è caustica con la Juventus.

Certo "vince, ma". C'è sempre un "ma" che angoscia la critica. E non parlo solo delle cose di "campo". Ma la Juventus nei casini si è messa da sola. Se ti tirano calci in bocca e non reagisci, è facile che oltre che in bocca, te li tirino successivamente anche nel culo. Piuttosto, a gennaio servono almeno due rinforzi. Uno a centrocampo e un esterno a destra. Visto che in mezzo Fagioli e Pogba non ci saranno fino alla fine della stagione. Fagioli tornerà, Pogba non si sa ancora. A destra, Weah tra infortuni e rendimento così e così, finora ha deluso.
Non faccio nomi: li conoscete. Ma spero arrivi in mezzo un regista.
La musica a centrocampo può cambiare solo con un direttore d'orchestra. In ogni caso sono ossessionati: la Juventus non può vincere lo scudetto, affermano. Va bene. Ma perché ripeterlo in continuazione? Strizza di vedere la Juventus, brutta, sporca e cattiva che se la gioca con la eccellente, imbattibile, meravigliosa Inter? Lo sanno anche i sassi che l'Inter è più forte. Che ha giocatori migliori della Juventus. Solo qualche pavido bauscione continua a negare l'evidenza incrociando le dita e toccando amuleti. Tranquilli: dopo la sosta, all'Allianz davanti al suo pubblico, la Juventus prenderà una ripassata storica dalla falange interista.

Compatta come neppure quella di Alessandro Magno contro i Persiani. Allegri non avrà scampo. E il perennemente rauco Inzaghi si prenderà il suo scalpo come un Sioux sul sentiero di guerra. Godetevi la beneamata che "tremare il mondo fa". Ma provate a tollerare la Juventuccia che deve fare gli straordinari e inventarsi centravanti i propri stopper per aver ragione del Cagliari. Almeno per una settimana spero di non dover leggere che "la Juventus non può vincere il campionato, perché non ha la qualità dell'Inter". State settimanalmente spiegando al popolo la gradazione dell'acqua calda.
Siete monotoni. E fa bene Allegri a non darvi soddisfazione. Fa bene a volare basso. Il campionato è "chiuso". È dell'Inter. Perché lo vuole il suo presidente. Perché i media impazziscono all'idea che una milanese (meglio se l'Inter) possa arrivare a conquistare la seconda stella: 20 scudetti. Sempre a distanza siderale, resterebbe dalla Juventus. Che gli scudetti siano 36 come da ufficialità o 38 come da "campo". L'Inter in realtà anche vincendo in questa stagione dovrebbe averne uno in meno: visto che uno dei suoi è costituito da un imballaggio. Guido Rossi, chi cavolo era costui? Ma gli interisti eccitati niente sono rispetto a un tipo che ha smerciato giudizi dopo aver visto la mini-sintesi della gara della Juve. Per sua stessa ammissione senza aver visto la gara. Ma che egualmente si è sentito in dovere di mettere la sua "pezzetta". Juventus che ha vinto malgrado i suoi limiti. Ma che ha saputo vincere perché è diventata una vera squadra. Che gioca stentando, perché se non hai piedi raffinati, il tiki-taka del catalano non lo puoi fare. E se non hai Haaland che ne fa sistematicamente un paio a gara, hai difficoltà a segnare. Ma se il tuo allenatore a forza di scavare la roccia, ti ha smerigliato i collones, allora ecco che anche i pretoriani che presidiano la tua area di rigore si trasformano in bomber. Il salto di Bremer che va ad inzuccare in cielo ha rammentato una delle capocciate viste fare da Cr7. E poi Daniele Rugani che gioca con la tranquillità di un Beckenbauer (ho scritto "tranquillità": il Kaiser era un roba assai diversa) dopo aver a lungo sofferto in panchina. Senza mai una polemica. Ma facendosi trovare pronto quando c'è stato bisogno di lui. I gol degli attaccanti arriveranno. Non consumatevi nell'attesa. Tra l'altro vincere con i gol dei difensori fa godere. Lo ripeto: questa Juventus sembra quella di Heriberto. Anche quella vinceva con i gol dei difensori: Salvadore che HH2 trasformò in terzino di fascia. Bercellino

I che Vladimiro Caminiti chiamava "Berceroccia" e che segnò il gol scudetto contro la Lazio all'ultima giornata. Perché poi il calcio è strano. Gli avversari hanno il "baffo" Mazzola al quale il tuo De Paoli neppure le scarpe avrebbe potuto lustrare. Gli avversari hanno Suarez genio del centrocampo al quale tu opponi il tuo Del Sol, eccellente mezz'ala ma che nel Real Madrid (squadra dalla quale proveniva) era chiamato "il postino di Di Stefano". Il calcio è imprevedibile. E allora nella sfida diretta,, capita faccia gol (e due punti, allora ancora i tre non c'erano) quel Favalli che Helenio Herrera aveva sbolognato e che la Juve aveva messo sotto contratto, visto che Heriberto del dribblomane Dell'Omodarme non ne voleva sapere. Quindi: non "accade". Ma se mai dovesse "accadere", non dico la vittoria finale, ma uno sprint punto a punto come fu con la Juventus di Heriberto, allora sarebbe interessante vedere chi avrebbe più attributi. Chi avrebbe più fame. Chi avrebbe nervi più solidi. Quella Juve vinse all'ultima giornata. L'Inter nel giro di una settimana perse tutto: Coppa Campioni (sconfitta dal Celtic) e Scudetto, battuta da un gol (a Mantova) di Volpi su "paperissima" del suo portiere, Sarti. Chiudo qui: mentre sto scrivendo, gli "usignoli" di una TV stanno cinguettando di gioia per il ritrovato primato in classifica. Spiegava Sartre ne "Il diavolo e il buon Dio" che "una vittoria descritta nei particolari, non si sa più cosa la distingue da una sconfitta". Non risulta, però, che Sartre tra i suoi amici avesse dei telecronisti.

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