Roma, è la settimana verità. Juve e poi di nuovo Bayer

I prossimi saranno sette giorni diversi da tutti gli altri. E non per il tenore degli avversari che la Roma affronterà in una settimana, ma perché contro Juventus, Bayer Leverkusen e Atalanta la squadra giallorossa si gioca tutto. Da una qualificazione alla finale di Dublino, già compromessa per via dell’andata persa giovedì, alla corsa Champions che vede i capitolini quinti e con appena due punti in più dell’Atalanta, alla quale però manca da recuperare la partita con la Fiorentina. Ecco allora che la sfida di domenica contro la Juve apre la settimana verità per Pellegrini e compagni che potranno contare su appena due allenamenti per preparare la sfida con i bianconeri. E se quello di stamattina è stato solo di scarico per chi ha giocato in coppa, l’unico vero test probante sarà la rifinitura di oggi. Il compito di De Rossi, però, non sarà solo quello di pensare alla Roma anti Allegri, ma anche e soprattuto quello di far dimenticare il pesante ko con il Bayer. Una sconfitta viziata dall’errore di Karsdorp e che rende difficile la rimonta tra sette giorni in Germania.

Ma la testa, ora, non deve andare all’Europa League, ma esclusivamente al campionato perché la giornata di Serie A, almeno sulla carta sorride alle rivali con l’Atalanta che giocherà lunedì in casa della Salernitana già retrocessa, mentre la Lazio col Monza. Vietato sbagliare dunque per i giallorossi se vogliono arrivare allo scontro diretto con i bergamaschi in una posizione di vantaggio. Vincere con la Juventus, poi, sarebbe anche un’ottima medicina per ridare entusiasmo a una squadra che dopo il 2-0 di coppa aveva il morale sotto terra. Il dispiacere è tanto, così come la stanchezza, ma De Rossi almeno potrà contare ancora su tutta la rosa a disposizione per la gara di domenica. Il turnover è da escludere se non nel caso di giocatori a rischio infortunio, vedi gente come Smalling, Spinazzola, Pellegrini o Dybala, spesso soggetti a problemi di natura muscolare.

E se i primi due sono praticamente certi di cominciare dalla panchina lasciando spazio a Ndicka e Angelino, il capitano giallorosso e la Joya saranno valutati meglio durante la rifinitura. Entrambi hanno dato disponibilità a giocare perché il momento è decisivo e non di quelli in cui si tira indietro la gamba. Probabile, però, che De Rossi studi delle staffette programmate perché quattro giorni più tardi proverà a rimontare il passivo in Europa e anche lì serviranno i migliori. C’è poi anche un altro problema non di poco conto, quello del centravanti. Di tre che hanno giocato in Europa (Lukaku, Abraham e Azmoun) non ha brillato nessuno, ma dal primo minuto ci sarà ancora Big Rom contro la Juventus.