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Ranieri può sorridere. Il suo Cagliari a vele spiegate verso la salvezza
Trentuno punti, ed una serie positiva che nelle ultime giornate ha portato due vittorie ed un pareggio. E che pareggio! In casa dei prossimi campioni d'Italia dell'Inter, il Cagliari non ha per nulla sfigurato, e se quel colpo di testa a botta sicura di Nicolas Viola fosse stato indirizzato meglio, i punti sarebbero potuti essere persino tre. Claudio Ranieri può sorridere per la sua squadra che, nonostante tante, tantissime difficoltà, infortuni, rischi di rassegnazione, ha saputo mantenere compatto l'ambiente e, grazie anche ai tifosi, ha rialzato i suoi ragazzi, anche chi sembrava "inutile" alla causa.
QUATTRO PUNTI CON DUE BIG. Atalanta, Inter e Juventus, questo era il trittico che attendeva i rossoblù dopo la vittoria contro la Salernitana. Un trittico terribile da potenziali zero punti. Ed invece ne sono già arrivati quattro, e rimane da affrontare la Vecchia Signora all'Unipol Domus. Considerate le prestazioni offerte, il morale altissimo, la ritrovata condizione di giocatori come Shomurodov, Lapadula, la vittoria contro i bianconeri è obiettivo assolutamente alla portata. Da rilevare, inoltre, l'inversione del trend proprio con le big, dato che prima della vittoria sugli orobici, i rossoblù avevano ottenuto una sola vittoria contro le prime della classe (gara interna contro il Bologna).
"CI SONO ANCH'IO!" Nella gara contro i nerazzurri, il tecnico di Testaccio ha rilanciato diversi giocatori che non scendevano in campo da diverso tempo: Hatzidiakos, Obert e Di Pardo. I due difensori centrali non giocavano da gennaio, l'esterno addirittura da prima. In base ad una primissima analisi si è pensato ad una strategia di tipo "conservativo", per concentrare tutte le energie sulla gara di venerdì contro la Juventus. Ed invece, dopo qualche fisiologico tentennamento, anche questi tre elementi sono risultati decisivi per l'economia della gara.
LA NUOVA PRIMAVERA DI VIOLA. E' il vero e proprio uomo della provvidenza. Con la rete realizzata a San Siro, il suo score sale a 5 centri, di fatto il cannoniere della squadra. Il suo ingresso ha portato tecnica, fantasia e fosforo, peculiarità che hanno di fatto disorientato la difesa nerazzurra. Nonostante i 34 anni, il buon Nicolas vive una vera e propria nuova primavera, e sta recuperando tutto il tempo perduto lo scorso anno, quando forma fisica mai ottimale, e qualche equivoco tattico, non gli hanno praticamente mai consentito di dire la sua nel campionato cadetto. Fino a quando Claudio Ranieri non ha deciso di utilizzarlo in momenti specifici delle gare, già dai play off, scelta dimostratasi vincente. Ed oggi può raccogliere i frutti del duro lavoro.
QUATTRO PUNTI CON DUE BIG. Atalanta, Inter e Juventus, questo era il trittico che attendeva i rossoblù dopo la vittoria contro la Salernitana. Un trittico terribile da potenziali zero punti. Ed invece ne sono già arrivati quattro, e rimane da affrontare la Vecchia Signora all'Unipol Domus. Considerate le prestazioni offerte, il morale altissimo, la ritrovata condizione di giocatori come Shomurodov, Lapadula, la vittoria contro i bianconeri è obiettivo assolutamente alla portata. Da rilevare, inoltre, l'inversione del trend proprio con le big, dato che prima della vittoria sugli orobici, i rossoblù avevano ottenuto una sola vittoria contro le prime della classe (gara interna contro il Bologna).
"CI SONO ANCH'IO!" Nella gara contro i nerazzurri, il tecnico di Testaccio ha rilanciato diversi giocatori che non scendevano in campo da diverso tempo: Hatzidiakos, Obert e Di Pardo. I due difensori centrali non giocavano da gennaio, l'esterno addirittura da prima. In base ad una primissima analisi si è pensato ad una strategia di tipo "conservativo", per concentrare tutte le energie sulla gara di venerdì contro la Juventus. Ed invece, dopo qualche fisiologico tentennamento, anche questi tre elementi sono risultati decisivi per l'economia della gara.
LA NUOVA PRIMAVERA DI VIOLA. E' il vero e proprio uomo della provvidenza. Con la rete realizzata a San Siro, il suo score sale a 5 centri, di fatto il cannoniere della squadra. Il suo ingresso ha portato tecnica, fantasia e fosforo, peculiarità che hanno di fatto disorientato la difesa nerazzurra. Nonostante i 34 anni, il buon Nicolas vive una vera e propria nuova primavera, e sta recuperando tutto il tempo perduto lo scorso anno, quando forma fisica mai ottimale, e qualche equivoco tattico, non gli hanno praticamente mai consentito di dire la sua nel campionato cadetto. Fino a quando Claudio Ranieri non ha deciso di utilizzarlo in momenti specifici delle gare, già dai play off, scelta dimostratasi vincente. Ed oggi può raccogliere i frutti del duro lavoro.
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