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Napoli, la squadra azzurra è unita. Non ci sono più mugugni
venerdì 13 novembre 2015, 18:06News
di Filippo Faraldi
per Tuttochampions.it
fonte Sportitalia

Napoli, la squadra azzurra è unita. Non ci sono più mugugni

Non c’è più l’esercito degli scontenti in casa Napoli perché il gruppo si sente per intero coinvolto nel progetto firmato Maurizio Sarri. Di Higuain, investito di un’eredità pesantissima da Maradona che lo vede suo erede, si è già detto e scritto abbastanza. Ma non è solo il Pipita a determinare il Napoli dei numeri stratosferici. Ci sono ad esempio i due centrali di difesa Koulibaly ed Albiol, lo scorso anno triturati da avversari e critica, oggi puntuali come orologi svizzeri a difesa del baluardo estremo Pepe Reina. Hysaj e Ghoulam si completano a vicenda, garantendo allo stesso tempo copertura e spinta, a supporto dei compagni più avanzati. E poi finalmente è svanito il mistero Jorginho perché l’italo-brasiliano, blindato a Dimaro da Sarri che ne ha sempre allontanato la cessione, è al momento l’ago della bilancia nella mediana azzurra. Corre per tre e tocca con percentuali altissime di riuscita una marea di palloni. Quello che ci voleva insomma al fianco di Allan, strepitoso, e di un Hamsik che soltanto per miopia si può oggi criticare.

Dell’attacco si potrebbe anche non parlare, commettendo ad ogni modo un’ingiustizia: l’Insigne definitivamente maturo è sbocciato quest’anno, Gabbiadini sopporta la scomoda posizione di vice Higuain facendo gol non appena ne ha l’occasione. Callejon e Mertens sono le fortune aggiunte di un gruppo che vuole continuare a crederci. E che cambia faccia spesso in Europa, senza per questo perder colpi. L’identità comune è quella di El Kaddouri, Maggio, David Lopez, Strinic, Chiriches, professionisti disposti alla staffetta perché non ritengono che l’etichetta del gregario sia un’offesa nel gruppo che vince. E proviamo a capire anche la scaramanzia del tifoso che teme che possa infrangersi, solo per un capello fuori posto, un equilibrio così perfetto. Intanto c’è anche Giovanni Trapattoni tra quelli che celebrano il grande lavoro di Maurizio Sarri.