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La favola Bologna con tre fenomeni: Thiago, Sartori e Zirkzee. Juve, per il futuro in bilico Allegri, Chiesa e Vlahovic. De Laurentiis e un Napoli da ricostruire. Solo l’Inter può perdere lo scudetto. E il Milan crolla

La favola Bologna con tre fenomeni: Thiago, Sartori e Zirkzee. Juve, per il futuro in bilico Allegri, Chiesa e Vlahovic. De Laurentiis e un Napoli da ricostruire. Solo l’Inter può perdere lo scudetto. E il Milan crollaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 19 febbraio 2024, 16:20Editoriale
di Luca Calamai

La favola Bologna merita il posto in copertina. E’ un cocktail di competenza, di talento, di passione. Una lezione di calcio per tutti. I rossoblù in zona Champions sono il frutto delle idee tattiche di un genio della panchina come Thiago Motta, della classe straordinaria di bomber Zirkzee e della competenza di un diesse come Sartori. Capace dopo aver costruito il fenomeno Dea di riproporlo anche a Bologna. Come vincere due scudetti consecutivi. Se l’Italia avrà il quinto posto in Champions allora si potrebbero veramente aprire al club di Saputo le porte della Coppa che assicura prestigio e una pioggia di soldi. Comunque il Bologna è un progetto destinato a crescere perché grazie al lavoro di Sartori un patron ricco come Saputo ha deciso che è l’ora di investire nell’azienda calcio bolognese. E lui è uno degli uomini più ricchi del mondo. Temo che Zirkzee tornerà al Bayern, però come sarebbe bello averlo anche il prossimo campionato in Serie A. Lo stesso discorso vale per Thiago Motta corteggiato dai grandi club Europei. Il nostro campionato ha tanto bisogno del suo genio, della sua freschezza. Per come la penso io abbiamo più bisogno di Thiago che di Conte.
La Juve intanto è crollata. La macchina di Allegri ha fuso il motore cercando di reggere il ritmo dell’Inter. Non aveva il “motore” per farlo. Ora dovrà gestire al meglio questo finale di stagione cercando di vincere la Coppa Italia e proteggendo la zona Champions. Il tempo dei miracoli è finito. Tra poco arriverà il tempo delle scelte. Giuntoli non avrà un compito facile. Nessuno è intoccabile. Parlo della guida tecnica Allegri ma anche di calciatori di riferimento come Chiesa e Vlahovic. Entrambi alle prese con continui problemi fisici. Incapaci di diventare dei leader riconosciuti dal gruppo. Vlahovic, a dire il vero, 13 gol li ha segnati. Confermando di avere potenzialità speciali.

Il suo eventuale sacrificio non avrebbe motivazioni tecniche ma economiche. Il serbo potrebbe garantire a Giuntoli i soldi necessari per fare il mercato e ricostruire la Juve.
Di partita, in partita diventa sempre più evidente il fallimento del Napoli costruito da De Laurentiis. Senza le idee e senza i consigli vincenti (per non parlare delle plusvalenze di mercato) del suo direttore Giuntoli la squadra partenopea sta andando alla deriva. Il presidente partenopeo ha sbagliato la scelta di Garcia e anche quella di Mazzarri. Che senso ha avuto affidare a un tecnico che è figlio della difesa a tre un progetto tecnico costruito su una line a quattro. Errori su errori. De Laurentiis deve capire che non può interpretare tutti i ruoli. Che serve competenza nella gestione tecnica e di mercato. Il Napoli rischia di ripartire senza i soldi della Champions. Osimhen se ne andrà lasciando nella casse tanti soldi. Ma chi li spenderà? E soprattutto come li spenderà? Come è già successo l’estate scorsa sarà difficile trovare un allenatore di prima fascia. Un Napoli senza Champions e con un Presidente invasivo non sono appetibili per tecnici di un certo livello. De Laurentiis scelga un grande direttore e gli consegni il futuro. Sarebbe già un segnale importante.
A proposito, l’Inter di Inzaghi sembra il Napoli di Spalletti. Ormai è chiaro che solo i nerazzurri possono perdere uno scudetto che hanno in pugno. Ma, esattamente come i partenopei dello scorso anno l’Inter non da segni di cedimento o tantomeno non fa intravedere debolezze. Inutile trovare altri aggettivi per le scelti di Marotta, per il salto di qualità mentale di Inzaghi, per i gol di Thuram. La vera curiosità ù capire se questa Inter invincibile in Serie A abbia i requisiti giusti per alzare la Champions. Qualcosa in più lo capiremo dopo la doppia sfida contro l’Atletico di Simeone. Un rivale che non ti regala niente e che sa sfruttare al meglio gli eventuali punti deboli degli avversari. Ma questa Inter ha punti deboli?
L’ultima immagine di questo turno è l’inatteso kappaò del Milan. Il turnover è stato un vero autogol per Pioli. La morale è che il campionato è più che mai alla disperata ricerca di un’anti Inter. Una missione che sembra disperata.

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