Verso Milan-Inter, Calhanoglu il più motivato degli interisti: il turco vuole rispondere alle offese sul campo

Approdato in nerazzurro tre anni fa, a parametro zero dopo la scadenza di contratto col Milan, Hakan Calhanoglu è ben presto diventato uno dei beniamini più amati dalla tifoseria nerazzurra ed è senza dubbio uno dei protagonisti più attesi della stracittadina di questa sera.

Ma, come ricorda La Gazzetta dello Sport, "di tradimenti e percorsi inversi è piena la storia di Inter e Milan, da Collovati a Ronaldo il Fenomeno, passando per Serena, Vieri, Seedorf, Pirlo, Ibrahimovic, Cassano, Pazzini e chissà quanti ne dimentichiamo. Anche Meazza – al quale è intitolato lo stadio – un giorno si svegliò con la maglia rossonera, lui che era e rimane un mito dell’Inter".

Per Calhanoglu non sarà una gara come le altre: "Perché Calhanoglu è turco e gli insulti non se li fa scivolare addosso, alle offese Calhanolgu risponde. Perché Calhanoglu al Milan si sentiva un incompreso, sbatacchiato tra fascia e trequarti, e Simone Inzaghi all’Inter lo ha reimpostato come regista ultra-moderno, metamorfosi tecnica con rifioritura. Perché Calhanoglu non ha paura di tirare un calcio di rigore, in Serie A non ne ha sbagliati mai, 15 su 15, e uno l’ha rifilato al Milan, nell’andata del 5-1. Calhanoglu sa che cosa lo aspetta, perché l’ha già provato in 10 derby contro il Milan, tra Serie A, Champions e coppe nazionali varie. Ne ha vinti sei, pareggiati due e persi due. Un bilancio ultra-positivo. Per Calhanoglu, lo scudetto e la seconda stella contro il Milan chiuderebbero il cerchio, sarebbero la migliore delle risposte", prosegue la rosea.