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Vitali: "L'Arabia sarà protagonista. Italia in crescita, ma meno disponibilità di altri"
Nel corso dell'intervista rilasciata nella rubrica La voce dell'agente, Gianni Vitali, agente, ha parlato della prossima finestra trasferimenti. "Il mercato arabo sarà ancora protagonista, vogliono andare avanti in questo percorso di crescita. Sarà una variabile determinante per il prossimo mercato, ci saranno tanti giocatori che andranno in Arabia. Le squadre italiane? Il nostro prodotto è in crescita, gli allenatori hanno valorizzato i nostri giocatori: sarà un mercato interessante".
Sarà anche il mercato degli allenatori.
"Ci sono situazione ancora da decidere, anche in squadre importanti. Quello che posso dire è che le squadre italiane sono cresciute e i risultati si sono visti anche in Europa. La figura dell'allenatore è fondamentale in Italia, soprattutto per la crescita dei giocatori. Non si può pensare solo al presente".
Si aspetta un mercato con un po' più di movimenti dal punto di vista economico?
"Dal punto di vista economico dobbiamo affidarci al lavoro dei nostri direttori sportivi, perché ci sono campionato che hanno più disponibilità economica. Con qualche cessione, magari dolorosa, si potrà fare un grande mercato, ma il nostro calcio è in risalita".
Sulle troppe partite.
"Trovare un punto d'incontro è difficile. Il calcio va dove si può guadagnare di più, ma deve esserci un limite. E il limite sono le partite che devono fare i calciatori. Se vogliamo trasformare il calcio in una banale esibizione allora facciamo più partite, ma la qualità dello spettacolo sarà decisamente ridotta. Se si segue solo il movimento economico, ci sarà un impoverimento del calcio".
Sarà anche il mercato degli allenatori.
"Ci sono situazione ancora da decidere, anche in squadre importanti. Quello che posso dire è che le squadre italiane sono cresciute e i risultati si sono visti anche in Europa. La figura dell'allenatore è fondamentale in Italia, soprattutto per la crescita dei giocatori. Non si può pensare solo al presente".
Si aspetta un mercato con un po' più di movimenti dal punto di vista economico?
"Dal punto di vista economico dobbiamo affidarci al lavoro dei nostri direttori sportivi, perché ci sono campionato che hanno più disponibilità economica. Con qualche cessione, magari dolorosa, si potrà fare un grande mercato, ma il nostro calcio è in risalita".
Sulle troppe partite.
"Trovare un punto d'incontro è difficile. Il calcio va dove si può guadagnare di più, ma deve esserci un limite. E il limite sono le partite che devono fare i calciatori. Se vogliamo trasformare il calcio in una banale esibizione allora facciamo più partite, ma la qualità dello spettacolo sarà decisamente ridotta. Se si segue solo il movimento economico, ci sarà un impoverimento del calcio".
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