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Il Giornale - De Jong: "La Juve primo vero esame. Ma lo sarà anche per loro"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 18 settembre 2014, 08:40L'Avversario
di Redazione TuttoJuve
per Tuttojuve.com

Il Giornale - De Jong: "La Juve primo vero esame. Ma lo sarà anche per loro"

Nigel De Jong ha inquadrato la sfida con la Juventus ai microfoni del quotidiano "Il Giornale". "Ora faccio anche gol? Io provo sempre, quando è possibile. Ma al primo posto, nella mia graduatoria, c’è l’interesse della squadra. Soltanto dopo vengono i miei gol. Go col Parma non era un gol qualsiasi? Forse perché eravamo in 10 contro11 in quelmomento preciso della partita. Sono andato in contrasto su Cassano e gli ho portato via la palla, ho visto che alle sue spalle c’era il deserto e allora mi sono detto: “dai Nigel, vai!”». Gli altri reduci del mondiale hanno accusato qualche pausa e io no? Perché il mondiale semmai mi ha dato la carica. E sono arrivato in ritiro che ero già bello pronto per ricominciare. Quando rinnoverò? Io ho voglia di restare al Milan e ho ripetuto che voglio chiudere qui la mia carriera. Il Milan è un club con una storia e una tradizione straordinarie, se non può arrivare primo deve lottare per classificarsi tra i primi tre posti. Lo so che è difficile, lo so che ci sono tante squadre forti e organizzate come noi, ma dobbiamo provarci. A che punto è la trattativa? So che la società ha contattato il mio agente, hanno un appuntamento per la prossima settimana. Inzaghi? È diverso, molto diverso dagli altri allenatori che ho avuto in carriera. Per certi versi può essere accostato al giovane Van Gaal. Esprime tanta energia, continua a parlare, a martellare, pensa ancora da giocatore. Sabato missione impossibile con la Juve? No. Ma solo se saremo scortati dalla grande fiducia che è arrivata nel gruppo dopo le prime due partite e da una straordinaria fede nei nostri mezzi.

La Juve ha sempre vinto lo scudetto negli ultimi tre anni: non dobbiamo scoprirla. In Champions ha vinto e convinto. Per avere delle chances di successo dobbiamo cominciare a lottare dal primo minuto. Sarà il primo vero esame del nuovo Milan? Certo.Malo sarà anche per loro. Un rivale che vorrei togliere ad Allegri? Sì ed è Tevez. Io ho conosciuto bene Carlitos a Manchester ed è un vero guerriero, è una pedina essenziale della Juve attuale. In giro c'è chi parla di Scudetto? State calmi, siamo solo alla seconda partita. Il Milan degli olandesi è irraggiungibile? Altri tempi, altri giocatori. Noi dobbiamo credere in questo Milan e possiamo fare bene se manteniamo lo spirito delle prime settimane. Tanti gol e difesa ballerina? Se volete gioco io in difesa! È una battuta, naturalmente. Non so come si risolve questo problema. Dico solo che adesso abbiamo qualche giorno per preparare al meglio la sfida con la Juve. È forse colpa del sistema di gioco con le tre punte? A me piace il 4-3-3 perché offre sempre profondità al nostro gioco, poi sulle formule tattiche io non discuto molto, non mi appassiona l’argomento. Menez è una sorpresa? È impressionante. Quando gli ho visto fare il secondo gol a Parma, correndo lateralmente rispetto alla porta, e colpendo col tacco, ho pensato: mamma mia! Allegri sabato non sarà accolto da amico a San Siro? Non lo so e non mi interessa granché: questo è un argomento solo per voi giornalisti. Quello che conta è il risultato finale e i 3 punti da guadagnare contro la Juve, qualora ci dovesse riuscire".