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tmw / juventus / L'Avversario
QUI EMPOLI - Valdifiori: "Non ho dormito dopo il debutto in Nazionale. Juve? Ci vorrà umilità e consapevolezza"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 1 aprile 2015, 21:20L'Avversario
di Alessandro Vignati
per Tuttojuve.com

QUI EMPOLI - Valdifiori: "Non ho dormito dopo il debutto in Nazionale. Juve? Ci vorrà umilità e consapevolezza"

Intervenuto in conferenza stampa, il centrocampista dell'Empoli Mirko Valdifiori ha parlato delle sue emozioni dopo il debutto in Azzurro. E non solo: "Stanotte ho dormito poco per la tanta adrenalina che avevo in corpo. Esordire in Nazionale è stata una cosa grande, una serata magnifica, stupenda che mi sono trovato a vivere dopo che ho rincorso per tanti anni questo sogno. E' un prestigio assoluto aver giocato con la maglia dell'Italia, sono ancora emozionato ma da domani mi concentrerò sulla gara della Juventus. Conte? Fanno piacere le parole di mister Conte spese nei miei confronti nel dopo partita. L'attestato di stima primario il ct me lo ha dato quando mi ha comunicato che sarei sceso in campo in una sfida difficile contro l'Inghilterra, in uno stadio importante. La spinta per uno come me sono le parole che Conte pronunciò al momento del suo arrivo in Nazionale, allorchè disse che avrebbe sempre guardato solo al campo.

Io cerco di far parlare il campo. Le parole nel pre partita di Buffon, Chiellini e Bonucci, che hanno tanta esperienza a livello internazionale, mi hanno aiutato a rimanere freddo prima di scendere in campo. Sarri? Era contento, mi ha fatto i complimenti, mi ha detto che ha visto in campo il giocatore che ha allenato lui in questi anni. In campo sono stato avvantaggiato dal fatto che ho realizzato quello che voleva mister Conte, che più o meno ha le stesse idee calcistiche del mio tecnico di club, ovvero quello di cercare subito gli attaccanti, verticalizzare il prima possibile ed attuare il pressing. Mi ha fatto effetto marcare ed essere marcato da uno come Rooney, tutto il contesto è stato un'emozione, a cominciare dall'aver cantato l'inno insieme a trentamila persone, abbracciato ai miei compagni. C'è un senso di appartenenza per la tua nazione in quel gesto che ti rimane dentro, ed è difficile da spiegare a parole. Juve? Andremo a Torino con la massima umiltà, sapendo di affrontare la prima della classe, una grandissima squadra, difficile da battere soprattutto in casa, però anche con la consapevolezza che se l'Empoli gioca da squadra puo' mettere in difficolta' la Juventus come ha già fatto in questo campionato contro Napoli, Roma o Milan".