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Vaciago sulla Juve: "Le responsabilità vanno distribuite anche alla rosa: limiti lampanti"
Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, non nasconde le sue perplessità dopo il pareggio conquistato in rimonta dalla Juventus sul campo del Cagliari. I limiti tecnici, tattici e di personalità dei bianconeri sono evidenti e c'è bisogno di pensare a un progetto vincente sul medio breve termine: "È da tre mesi che la Juventus è sparita, che i giocatori rendono meno della metà di quanto rendessero nella prima, che solo sporadici lampi dei singoli salvano la baracca", scrive Vaciago.
"La colpa ricade per lo più su Massimiliano Allegri, che ha indubbie e massicce responsabilità per il crollo della squadra, così come aveva meriti per il rendimento della prima parte del campionato. Davvero si vuole una quarta copia di questa annata? La risposta può anche essere sì, perché la certezza della qualificazione in Champions non è poca cosa in questa fase storica della Juventus, ma deve essere spiegata bene.
Ma, esaurita la riflessione su Allegri, andrebbero distribuite delle responsabilità anche alla rosa, che mostra limiti tecnici lampanti e manca gravemente di personalità. La Juventus deve rinascere nel suo complesso, perché pensare che il problema sia una sola persona o una sola componente è il modo peggiore per trovare una soluzione e la strada più pericolosamente corta per generarne altri, di problemi".
"La colpa ricade per lo più su Massimiliano Allegri, che ha indubbie e massicce responsabilità per il crollo della squadra, così come aveva meriti per il rendimento della prima parte del campionato. Davvero si vuole una quarta copia di questa annata? La risposta può anche essere sì, perché la certezza della qualificazione in Champions non è poca cosa in questa fase storica della Juventus, ma deve essere spiegata bene.
Ma, esaurita la riflessione su Allegri, andrebbero distribuite delle responsabilità anche alla rosa, che mostra limiti tecnici lampanti e manca gravemente di personalità. La Juventus deve rinascere nel suo complesso, perché pensare che il problema sia una sola persona o una sola componente è il modo peggiore per trovare una soluzione e la strada più pericolosamente corta per generarne altri, di problemi".
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