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Le difficoltà di Pradè e il dietrofront di Burdisso, i dubbi di Italiano e le offerte che non sono quelle sperate: Fiorentina in attesa di Commisso per conoscere il suo futuro. E se ci fosse il colpo di scena?TUTTO mercato WEB
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martedì 30 aprile 2024, 16:05Editoriale
di Raimondo De Magistris

Le difficoltà di Pradè e il dietrofront di Burdisso, i dubbi di Italiano e le offerte che non sono quelle sperate: Fiorentina in attesa di Commisso per conoscere il suo futuro. E se ci fosse il colpo di scena?

Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale
La stagione della Fiorentina è quasi una copia in carta carbone di quella passata. Come un anno fa la squadra di Vincenzo Italiano è ottava in classifica dopo 33 partite, seppur con quattro punti in più. Come un anno fa è in semifinale di Conference League ed è favorita per l'accesso a una finale che anche quest'anno, molto probabilmente, sarà contro una squadra inglese. In Coppa Italia s'è invece fermata in semifinale: dopo la vittoria a Firenze, ha pagato il ritrovarsi in dieci uomini a Bergamo per oltre 40 minuti contro l'Atalanta, la squadra più in forma del momento.
Dettaglio più, dettaglio meno, nulla di troppo diverso rispetto alla Fiorentina 2022/23. Ci sono ancora i margini per concludere la stagione con un trofeo, ma sicuramente non ci saranno due finali.

Burdisso ha altre mire, Pradè è un uomo (troppo) solo al comando
A prescindere da come finirà questa stagione della Fiorentina verrà anche ricordata per la tragica scomparsa di Joe Barone. Il dirigente italo-americano, emanazione a Firenze del proprietario Rocco Commisso, era colui che aveva in pugno l'intero progetto, che ne conosceva tutte le sfaccettature. L'unico che poteva dare del tu al fondatore di Mediacom, se lo riteneva necessario anche contraddirlo. Nel bene e nel male una figura insostituibile nel neonato Viola Park e infatti, non a caso, non è stato sostituito.
Rocco Commisso nei giorni successivi alla scomparsa di Barone ha diviso i compiti tra chi già c'era: da un lato Alessandro Ferrari, ex responsabile della comunicazione e ora direttore generale, dall'altro Daniele Pradè, direttore sportivo che fino a qualche settimana fa era parte di un ingranaggio mentre ora, di fatto, è l'unico volto della Fiorentina in sede di trattative.
Per Pradè non è una grande notizia: Burdisso che lui stesso aveva salvato al termine della scorsa stagione (facendo saltare chi gestiva il settore scouting), ha iniziato già da tempo a proporsi in giro, soprattutto a quella Roma dove lavora il suo ex compagno di squadra Daniele De Rossi. Già da qualche settimana ha manifestato la volontà di salutare a fine stagione e ha lasciato ancor più solo un direttore sportivo alla guida di un Ministero senza portafoglio.

Italiano s'è smarcato in tempo, Pradè può solo temporeggiare
Qualche settimana prima della tragica e improvvisa scomparsa, Vincenzo Italiano aveva comunicato a Joe Barone la volontà di concludere la sua avventura alla guida della Fiorentina al termine di questa stagione. La situazione oggi non è cambiata e partendo proprio da quella comunicazione che è partita la ricerca del nuovo allenatore. Non è facile, soprattutto perché oggi Pradè ha principalmente il compito di temporeggiare, di rimandare le decisioni più importanti in attesa del ritorno del grande capo: per questo motivo Alberto Gilardino rischia presto di sfumare e per lo stesso motivo Alberto Aquilani è oggi l'opzione più probabile. Ex allenatore della Primavera, Aquilani oggi guida il Pisa e a differenza degli altri candidati non chiederebbe chissà quali garanzie per un salto in avanti così importante. E poi non ha fretta, ha ancora partite importanti da giocarsi col Pisa. Per il tecnico romano sarebbe una grande opportunità, per i tifosi della Fiorentina non una grande prospettiva.


Commisso presto in Italia
Solo il numero uno della Fiorentina può cambiare questo scenario. Dopo la manita al Sassuolo Rocco Commisso ha detto alla squadra che potrebbe rientrare per la semifinale d'andata di Conference League: al massimo, sarà in Italia per quella di ritorno. Nei giorni successivi Commisso comunicherà a dirigenti, dipendenti e giocatori in quale direzione veleggerà la Fiorentina. Dovrà indicare la prospettiva e dettare la strategia in sede di campagna acquisti, dovrà decidere come aiutare Pradè e, soprattutto, prendere una decisione sulla futura guida tecnica.

Per il Napoli non è una prima scelta, per il Bologna è un'idea, per il Torino una opzione. E se Italiano restasse a Firenze?
Italiano in queste settimane non ha ricevuto le offerte che sperava di ricevere. La Roma ha confermato Daniele De Rossi, la Lazio ha preso Tudor per costruirci un progetto, il Milan valuta allenatori stranieri, la Juve è andata dritta su Thiago Motta dopo i primi scricchiolii con Allegri e il Napoli l'ha presto derubricato a seconda scelta. Italiano oggi è un'idea del Bologna per sostituire Thiago Motta ed è uno dei nomi principali per il dopo Juric a Torino: buone possibilità, non quelle che si aspettava.
Partendo da questi presupposti avverrà nei prossimi giorni il confronto tra Rocco Commisso e Vincenzo Italiano. Il presidente della Fiorentina sonderà un'ultima volta il terreno per capire se ci sono i margini per trattenerlo. Una sua permanenza presupporrebbe il rinnovo (anche se con la qualificazione in Europa League già scatterebbe un anno di contratto) e una importante rifondazione della rosa, ma oggi la permanenza di Italiano è opzione da non scartare al 100% dopo settimane in cui le due parti - travolte da eventi ben più importanti - non hanno più preso in considerazione questa possibilità.