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Buon anniversario Campioni! 50 anni dalla vittoria immortale
domenica 12 maggio 2024, 17:47Editoriale
di Lalaziosiamonoi Redazione
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Alessandro Zappulla - Lalaziosiamonoi.it

Buon anniversario Campioni! 50 anni dalla vittoria immortale

Le storie importanti nascono per caso. Non c’è un perché, non esiste un come. Avvengono, si materializzano e si perpetuano. Le storie indelebili sono quelle vissute intensamente dal di dentro e negli anni poi diventano inossidabili. La Lazio di storia in sé ne ha tanta. È il club più antico della Capitale e nel suo tracciato ha accarezzato i due secoli cavalcando il millennio. All’orizzonte si intravedono i 125 e all’interno delle sue pagine, il romanzo raccoglie molteplici capitoli. Il percorso lungo di questa squadra di calcio inevitabilmente è accompagnato dalla nostra storia. La nostra vita, quella di tutti noi e dei nostri antenati. Quella che al di là dei colori e delle fedi ha scandito il libro profondo del nostro essere. Un mondo che cambia e che è cambiato. Una società rivoluzionata e ribaltata, stravolta dal di dentro che a stento si riconosce. 12 maggio giornata scolpita nella memoria popolare di chi tifa la Lazio. 12 Maggio 1974 il cielo era azzurro sulla capitale e la Roma biancoceleste era pronta ad autenticare il capitolo più bello della sua epopea. Il tempo scorreva lento. “Il qui e ora” era l’unica certezza su cui costruire pensieri e parole. Anni 70. Sono gli anni “creativi”, le basi della svolta economico-sociale che si completerà soltanto nel decennio successivo.

Gli anni di Marcuse e della contestazione giovanile nel mondo occidentale. Gli anni di Andy Warhol (sua la frase: “Più che fare, conta comunicare”); anni della musica pop e rock e dei figli dei fiori. Gli anni in cui i Beatles sciolgono il loro quartetto, ma anche gli anni in cui iniziano i voli commerciali del Boeing 747 e il mondo sembrava più a portata di mano. Sognare non costava, ma dar corpo all’aspettativa valeva come la scalata all’Everest. A Roma un anno prima il sogno si infranse. Successe sul più bello. Proprio all’ultima giornata di un campionato incredibile che vide la Lazio neopromossa contendersi lo scettro sino alla fine con Juve e Milan. Il tonfo fu fragoroso, quando da un primo posto meritato la Bada di Maestrelli scendette in terza posizione. Rabbia e frustrazione, ma anche nuova consapevolezza, quella che si cementò nell’anno seguente. La Lazio era diventata grande. La Lazio del presidente Lenzini aveva ultimato la sua trasformazione. Quella banda di matti con l’aquila sul petto era il nuovo muro da abbattere, la nuova parete da scalare, la più forte squadra da superare.

Botte, litigi, pistole e teste calde, il pennello che sporca il destino di epico e leggendario fu impugnato da quei campioni e dal loro maestro in panchina. Trama da film in un contesto dalle incalzanti palpitazioni: Pulici, Petrelli, Martini, Wilson, Oddi, Nanni,  Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D’Amico, allenatore Tommaso Maestrelli. Una banda il cui undici recitato a memoria da un popolo intero sa di musicale e indissolubile, come il sound inconfondibile della sua narrazione. Gol e giocate, con cui in quell’anno conquistarono tutto. Personalità e carisma, con cui nel tempo monopolizzarono la storia del club. La Banda Maestrelli marchiò a fuoco e di diritto le sue effigi nel romanzo laziale. 12 maggio 1974 un tuffo al cuore lungo 50 anni. Una corsa all’indietro per  riabbracciare nella memoria i nostri padri, le nostre madri e quei campioni che non ci sono più. 12 maggio 2024 la Lazio e i laziali si inchinano alla storia. Sono trascorsi due minuti dalle 17.45 la Lazio è Campione d’Italia e lo resterà per sempre nei cuori di tutti noi. Buon anniversario Campioni!!