Dal 'no' dei giallorossi alla firma biancoceleste, Minala corre verso la Lazio dei grandi

Ventiquattro agosto millenovecentonovantasei. Fino a prova contraria. Lo urla Minala, le insinuazioni e le velenose frecciate gli hanno fatto male è vero, ma lo hanno pure fortificato. Protagonista con la squadra Primavera più forte che c’è, padrone del centrocampo. ‘Colpa’ di uno strapotere fisico che ha portato tanti addetti ai lavori ad immaginare un’età diversa dagli effettivi 17 anni e mezzo. Se lo coccola la società biancoceleste, patrimonio del presente e per il futuro. Ha già esordito in prima squadra giusto una decina di giorni fa, contro la Sampdoria. Ha alzato al cielo una Coppa Italia di categoria che mancava a Formello da 35 anni. Eppure il destino avrebbe potuto riservare altri colori al ragazzo di Yaoundé. Un anno e mezzo fa, nell’ottobre del 2012, quando era da poco arrivato in Italia e faceva sfracelli  tra gli Allievi Elite della Vigor Perconti, la Roma l’aveva convocato per un provino. Solo per qualche giorno, poi il braccio destro del ds Sabatini, il capo-scouting Frederic Massara, decise di farne a meno.

Motivazioni tecniche, eppure qualcos’altro imperversava nella testa degli uomini di Trigoria. La struttura fisica del camerunense rispetto all’età dichiarata, lasciava perplessi. Ancor prima del tesseramento con la Lazio, Minala provò per il Napoli, ma problemi burocratici o probabilmente un diniego dello stesso atleta vanificarono ogni eventuale operazione. Dunque i colori dell’Aquila in dicembre, quest’anno l’esplosione: come ricorda Il Tempo questa mattina, sono 11 i gol messi a referto dalla mezz’ala in 16 incontri tra campionato e Coppa Italia. A proposito di Coppa, c’è tanto di suo nella doppia finale culminata con la conquista del trofeo. Tre centri, due all’andata ed uno al ritorno, tre montanti che non hanno lasciato scampo ai pur promettenti avversari gigliati. È auspicabile, a partire da luglio, l’inserimento di Minala in pianta stabile nella Lazio dei grandi. “Se Minala avesse giocato per la squadra sull’altra sponda del Tevere, non ci sarebbero state illazioni sulla sua età”, affermano dalle parti di Formello. Poco male, ha le spalle larghe Joseph Marie e per fortuna gioca e vince con gli Aquilotti.