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Sostegno logistico e finanziario per gli sport minori a Livorno
lunedì 12 maggio 2014, 22:14Generico
di Matteo Toti
per Amaranta.it

Sostegno logistico e finanziario per gli sport minori a Livorno

Livorno – “Bisogna favorire, attraverso un adeguato sostegno logistico e finanziario, le attività sportive e dilettantistiche, gli atleti e le loro società, gli enti e le associazioni di promozione sportiva, con particolare attenzione a quelle rivolte all’infanzia, all’adolescenza, agli anziani e ai disabili. Contestualmente, a tali soggetti, sarà chiesto di rispettare un codice etico dello sport finalizzato alla correttezza e all’esclusione di ogni forma illecita e dannosa di preparazione agonistica”.

Così si è espresso Marco Cannito, candidato a sindaco di Livorno per le liste Città Diversa e Dasul, intervenendo all’iniziativa sullo sport minore a Livorno svoltasi nella serata di ieri, domenica 11 maggio, al Bar Veloce di Colline. Con Cannito erano presenti il direttore di Amaranta.it, Marco Ceccarini, candidato al consiglio comunale per Città Diversa, e il campione del mondo di dama, Michele Borghetti, che nei giorni scorsi, al pari di molti altri personaggi della vita pubblica livornese fra cui il noto medico pediatra Luciano Vizzoni, si è espresso a favore di Cannito e di Città Diversa.

“Se eletto in consiglio comunale”, ha precisato Ceccarini, “chiederò di aiutare quegli sportivi e quelle società che, come dilettanti, danno lustro alla città di Livorno mantenendo in vita la grande tradizione che essa ha da sempre”. E poi: “Al fine di favorire forme di supporto, anche solo relative alla possibilità di creare giusti contatti e garantire concrete opportunità, il Comune dovrebbe istituire un apposito albo con i nomi di quegli atleti dilettanti che portano Livorno alla ribalta nazionale ed internazionale”.

Cannito, da parte sua, ha precisato che “un’amministrazione guidata dal sottoscritto si disimpegnerà da ogni attiva partecipazione economica e di supporto a favore dello sport professionistico”. E Ceccarini, di rimando, ha sottolineato che “solo prevedendo azioni di sostegno a favore di quelle associazioni e di quegli enti di promozione che attraverso lo sport perseguono il bene della collettività, si può far crescere il livello sociale e civile della città”.

In sala, tra il folto pubblico, erano presenti il capolista di Città Diversa, Alberto Pacini, e la capolista di Dasul, Rosaria Scaffidi, entrambi intervenuti per sottolineare la necessità di mutare le politiche sullo sport cittadino. Anche perché, è stato detto, dallo sport e dal turismo, così come da un’effettiva valorizzazione della cultura locale, possono arrivare sviluppo e crescita economica. Se la coalizione che lo sostiene dovesse vincere le elezioni e Cannito sarà il prossimo sindaco di Livorno, è stato precisato, le questioni connesse a cultura e tradizioni, sport e turismo, verrebbero seguite e sviluppate dal medesimo assessorato. Un filòone su cui lavorare sarebbe sicuramente quello del turismo connesso alle attività sportive e ricreative.

Assai significativo è stato l’intervento del campione del mondo ed olimpico Borghetti, testimonial d’eccezione, che ha ricordato le vicissitudini dello scorso anno quando, dovendo organizzare la sfida al campione del mondo Alex Moiseyev, si vide rispondere “no” dal Comune in merito alla richiesta di un sostegno per l’organizzazione dell’evento.

Ha spiegato Borghetti: “Il comitato organizzatore si sentì rispondere picche alla richiesta di un contributo per l’organizzazione della sfida mondiale contro il campione russo naturalizzato americano. Solo in seguito, dopo la vittoria, quando i media avevano parlato del mio successo, il Comune ha in qualche modo riparato organizzando una festa che è servita anche a raccogliere fondi per coprire parte delle spese sostenute. Ma quel diniego iniziale, che a mio parere dimostra una certa incapacità nel saper cogliere l’importanza degli eventi, oltre che poca sensibilità, c’è stato e non è stato piacevole”. E ancora: “Purtroppo già nel 2003, quando si trattò di battere il record mondiale di partite giocate in contemporanea e alla cieca, cioè bendato, il Comune di Livorno non seppe cogliere l’occasione, costringendomi a dover svolgere il match a Varazze, in Liguria”. In tale città, che sfruttò l’occasione per pubblicizzare la propria immagine, Borghetti stabilì il record mondiale, ancora oggi imbattuto, relativo all’aver giocato, e non aver mai perso, bendato, contro ventitre avversari tutti assieme. Una considerazione di Borghetti: “Anche la dama, quando viene giocata ad alti livelli, muove persone ed interessi. Più in generale, vista la vivacità di Livorno, ogni disciplina può favorire lo sviluppo di un vero e proprio turismo sportivo”.

Borghetti ha infine ricordato come è difficile svolgere un’attività ad alti livelli senza adeguati supporti. E ha voluto concludere la serata spendendo alcune parole di solidarietà per Gianni Giannone, sollevato proprio di recente dalla carica di delegato provinciale del Coni di Livorno: “Per come l’ho conosciuto e lo conosco io, Giannone è una persona assolutamente corretta e perbene, un uomo squisito, attento alle cose degli sport minori come di quelli che hanno quotidianamente l’attenzione dei media. Chi l’ha sollevato dall’incarico in modo così drastico e incomprensibile, Salvatore Sanzo, non mi pare abbia invece la stessa attenzione e sensibilità. Quando ho vinto il titolo mondiale, ad esempio, il presidente nazionale del Coni, Giovanni Malagò, mi ha chiamato a Roma per ringraziarmi di aver portato all’Italia, per la prima volta nella storia, il titolo mondiale della dama. Dal presidenre regionale Sanzo, invece, non ho ricevuto neppure un messaggio telefonico”.