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Rebus terzini, un futuro tutto da decifrareTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 20 aprile 2014, 18:00Primo Piano
di Emiliano Cuppone
per Milannews.it

Rebus terzini, un futuro tutto da decifrare

Fra spifferi (più o meno fastidiosi), polemiche (più o meno velate), la situazione della panchina (più o meno stabile) ed obiettivi stagionali (più o meno ridimensionati), al Milan si cerca di guardare al futuro (difficile farlo senza certezze sulla guida tecnica, ma la speranza è che in via Aldo Rossi abbiano le idee meno confuse di quelle dei tifosi) ed a pensare alla rosa della prossima stagione.
La qualificazione all’Europa League sarebbe un traguardo importante dal punto di vista economico (un po’ meno da quello sportivo), il monte ingaggi subisce una sforbiciata del 20% (ulteriore dopo la razionalizzazione degli ingaggi operata negli ultimi due anni) e si valuta attentamente chi rappresenta un prospetto per il Milan che verrà e chi invece si palesa come un surplus.

Nell’ultimo periodo è tornato in voga il problema sugli esterni, vero e proprio tormento sino alla scorsa stagione, cui sembrava si fosse posto rimedio con l’esplosione di De Sciglio (abile a ricoprire ambedue le fasce, che che ne dica Seedorf) e la crescita di Constant. Oggi, però, i continui problemi fisici del baby terzino rossonero e di Abate, la forte involuzione del franco-guineano (che nell’ultimo periodo, a dir la verità, sembra aver avuto un cambio di tendenza), l’evidente inaffidabilità di Emanuelson in quel ruolo (a tratti devastante più della grandine), ha riportato in auge Daniele Bonera come terzino (da anni tuttofare e tappabuchi rossonero) e riaperto la discussione sugli esterni.
Mattia De Sciglio, problemi fisici a parte (anche se qualcuno fa notare che se li porta dietro sin dalle giovanili), sembra l’unico su cui il diavolo dovrebbe puntare forte, non fosse altro per l’età, come se non bastasse l’immenso talento mostrato nelle sue apparizioni (a dir la verità sin troppo sporadiche nell’ultimo periodo). Su di lui, però, ci sarebbero gli occhi di mezza Europa, specie quelli di Carlo Ancelotti e del Real spendaccione dell’”amico” Perez, per cui nulla vieta che il Milan si faccia ingolosire da offerte importanti, con sommo dispiacere di tutto il popolo rossonero che in lui vede il futuro capitano del diavolo.

Ignazio Abate vive una situazione particolare, falcidiato dagli infortuni, non si è certo espresso al meglio, poco presente e poco utilizzato da Clarence Seedorf (sembrerebbe che uno dei punti deboli dell’olandese sia proprio il rapporto con lui e con il gruppo degli italiani, neanche fossimo all’Inter pre-Ibrahimovic). Su di lui da tempo ci sarebbe il Psg dell’amico Ibra che spinge per portarlo all’ombra della Tour Eiffel. Il Milan già lo scorso anno aveva pensato di cederlo, ma con lo Zenit non se ne fece nulla. Oggi, però, la situazione è profondamente diversa, perché il ragazzo sembra essere scontento e rischierebbe addirittura di saltare il mondiale, a meno di un impiego costante nelle ultime gare. La sua presenza, in caso di permanenza di Seedorf in panchina, non sarebbe ritenuta forse necessaria dalla guida tecnica, ma il prezzo del cartellino irrimediabilmente è sceso rispetto ad un anno e mezzo fa.
Indecifrabili le situazioni dei vari Constant ed Emanuelson, certo non amatissimi dai tifosi, starà alla società ed ai giocatori la valutazione circa una loro permanenza, sicuramente non come attori principali, il rebus dei terzini riprende in casa Milan. Da capire se si vorrà puntare sul duo italiano De Sciglio-Abate, decifrando la loro affidabilità atletica (poiché riteniamo scontata quella tecnico-tattica, visto il recente passato), o se si vorrà andare su un cambiamento (da tempo si vocifera di Coentrao, vecchio pallino di Galliani). Da comprendere anche quale sarà la guida tecnica e se, in nome dell’equilibrio, Clarence Seedorf (qualora confermato) non vorrà un terzino con caratteristiche più difensive, insomma un altro Bonera.