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Il Milan formato giappo funziona. Stephan, ben vengano le incazzature. L'attacco e le scelte di Pippo. è tempo di decidere. Mercato: due nomi dall'Argentina ma gli scout sono ancora al lavoroTUTTO mercato WEB
lunedì 20 ottobre 2014, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Il Milan formato giappo funziona. Stephan, ben vengano le incazzature. L'attacco e le scelte di Pippo. è tempo di decidere. Mercato: due nomi dall'Argentina ma gli scout sono ancora al lavoro

Giornalista pubblicista, a MilanNews.it dal 2009, prima firma del sito. Corrispondente e radiocronista per Radio Sportiva. Collaboratore di Tuttosport. Inviato al seguito della squadra. Ha collaborato con Sportitalia e Milan Channel

Il Milan sfata il tabù fatal Verona e, zitto zitto, mette in cascina tre punti pesantissimi per il suo cammino in campionato. Non saranno molte le dirette concorrenti per un posto europeo che riusciranno a sbancare il Bentegodi contro la squadra di Mandorlini e questa vittoria carica, in maniera significativa, i ragazzi di mister Inzaghi per la partita di domenica sera contro una Fiorentina priva di attaccanti che, tuttavia, banchetta a San Siro da tre stagioni consecutive. Mai fidarsi di una squadra così ma è altrettanto vero che anche il Milan è cresciuto tanto nel corso delle due settimane nelle quali il campionato è rimasto fermo e lo si è visto ieri a Verona. Sapendo del grande dinamismo degli scaligeri, Inzaghi ha varato un 4-3-3 che ha visto la sua mediana composta da tre muscolari che hanno saputo chiudere le linee di passaggio ai costruttori di gioco del Verona, recuperare velocemente il pallone e ripartire con l’ottimo lavoro di Honda, Torres ed El Shaarawy. Due gol su tre arrivano in momenti molto simili ovvero con la fase difensiva del Verona non perfetta, molto disordinata e con dei varchi nei quali i tre rossoneri si sono lanciati a testa bassa. Soprattutto Honda che si conferma giocatore, al momento, insostituibile con 6 gol in 7 presenze in campionato. C’è da chiedere scusa, io in primis, a questo giocatore che, finalmente, sta mettendo in mostra tutte le sue doti, sia tecniche sia temperamentali. Caratteristiche che gli hanno permesso di entrare in grande empatia con Inzaghi, come ha testimoniato l’esultanza dopo il gol del 3-0.

Se Stephan El Shaarawy era incazzato, beh che ben vengano le incazzature. A Verona, il Faraone ha fatto un’ottima partita sfornando a Honda l’assist per il gol del 2-0 ed ha anche sfiorato, in un paio di occasioni, la conclusione vincente. Aveva voglia di segnare e la difesa veronese sembrava perforabile ma, per farlo, forse sarebbe dovuto rimanere in campo fino alla fine. Inzaghi lo ha tolto a 15’ dal termine e Ste, che voleva davvero trovare la via della rete, si è rammaricato con una serie di “vaffa” che sembravano poter dar vita ad un caso, ma così non è. Si sono visti segnali importanti del vecchio Stephan, quello che faceva impazzire le difese avversarie e che giocava con la testa libera. Ecco, è proprio questo il fattore sul quale dovrà lavorare ovvero tornare a giocare in campo con la mente sgombra da chissà quale pensiero o responsabilità. Se ci riuscirà, allora niente e nessuno gli potrà togliere la maglia da titolare. Il dubbio vero, per Pippo Inzaghi, è chi lasciare fuori domenica sera con la Fiorentina visto che Menez sembra titolare di una delle maglie.

Intanto emergono i primi dettagli della missione sudamericana di Rocco Maiorino. I due nomi più intriganti sono quelli di Magallan del Boca e di Vangioni del River. Il primo è un centrale di grande prospettiva del quale si dice un gran bene ed è uno degli idoli della Bombonera. Il secondo, invece, è il terzino titolare del River Plate. Passaporto italiano, potrebbe essere un obiettivo per gennaio o per giugno. Intanto le missioni degli uomini mercato milanisti non sono finite e continueranno anche nei prossimi giorni. Il Milan si muove, sia sul campo sia sul mercato ma anche sul fronte rinnovi. Nel corso delle prossime settimane, Ignazio Abate dovrebbe recarsi a Casa Milan per firmare il suo nuovo contratto che lo legherà, sostanzialmente a vita, al club.