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Berlusconi decida cosa vuole fare del Milan. Inzaghi, domani dirà tanto (forse tutto) sul suo futuro. Honda torna a Milano e sarà titolareTUTTO mercato WEB
lunedì 26 gennaio 2015, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Berlusconi decida cosa vuole fare del Milan. Inzaghi, domani dirà tanto (forse tutto) sul suo futuro. Honda torna a Milano e sarà titolare

Giornalista pubblicista, a MilanNews.it dal 2009, prima firma del sito. Corrispondente e radiocronista per Radio Sportiva. Collaboratore di Tuttosport. Inviato al seguito della squadra. Ha collaborato con Sportitalia e Milan Channel

Siamo al punto di non ritorno. Alla fin della fiera, il giocattolo si sta rompendo nuovamente nello stesso punto in cui, un anno e mezzo fa, si era creata una crepa sostanziale e che, nonostante tutto, non si è mai sanata. Il Milan è in balia di una confusione societaria più grave e più profonda di 18 mesi or sono quando Barbara Berlusconi, entrando con tutte e due le gambe tese, mise alla porta Adriano Galliani accusandolo di essere l’architetto di un progetto sportivo senza né capo né coda. Ma, il problema, sta al vertice e si ripercuote a cascata su tutti gli altri ambiti del club. In sostanza, Silvio Berlusconi deve decidere, effettivamente, cosa vuole fare del Milan. Il duopolio si è rivelata una soluzione ad interim che, in queste ultime settimane, sta scricchiolando ampiamente. Si deve prendere una decisione netta, radicale e, per lui, forse anche sofferta: decidere chi comanda tra Galliani e Barbara. Poche storie. Se non verrà risolto questo punto cruciale, tutto il resto non sarà altro che un triste contorno di una guerra civile che sta mietendo un’unica e vera vittima: il Milan.

La partita di domani contro la Lazio è lo spartiacque di una stagione che, nei piani, era nata sotto i migliori auspici ma che, ora, si sta trasformando nell’ennesimo incubo a tinte rossonere. Galliani, nella serata di ieri, è stato a Milanello per parlare, per l’ennesima volta, con Inzaghi e con alcuni giocatori. Nel colloquio con il tecnico, avvenuto nel corso della cena iniziata attorno alle 19.30, l’ad milanista ha sottolineato, suo malgrado, come il quarto di finale di domani sia di vitale importanza per il futuro di Inzaghi come allenatore della prima squadra. Pippo ha preso atto di questa situazione e, a rivedere le immagini di Lazio-Milan che lo inquadravano, si vedeva nitidamente sul suo volto lo sconforto di chi non sa più che pesci pigliare. Fosse per lui, si tessererebbe domani ma non è così che potrebbe portare sollievo alla squadra.

È inaccettabile che il Milan, nelle ultime quattre partite di campionato, abbia fatto sempre le stesse prestazioni: si passa in vantaggio e poi ci si arrocca dietro, a regalare campo agli avversari, nella speranza di poter poi ripartire. Ma gli altri, che hanno capito come gioca il Milan, hanno studiato bene come fare male ai rossoneri. Inzaghi deve togliersi di dosso questa paura atavica e riprendere a pensare solo ed esclusivamente a come far giocare la sua squadra, senza pensare ad adattarsi troppo agli altri. Al massimo, saranno gli altri a doversi adattare al Milan. Intanto è rientrato Keisuke Honda a Milano e, con ogni probabilità, sarà in campo dal primo minuto contro la Lazio nel trio che dovrebbe essere composto da Pazzini e uno tra Menez e Cerci.