Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Editoriale
Milan, impara dalla Ferrari. Conte torna in pole per il dopo Inzaghi, ma Mihajlovic è sempre in corsa. Società e stadio, aprile il mese della veritàTUTTO mercato WEB
lunedì 30 marzo 2015, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Milan, impara dalla Ferrari. Conte torna in pole per il dopo Inzaghi, ma Mihajlovic è sempre in corsa. Società e stadio, aprile il mese della verità

Giornalista pubblicista, a MilanNews.it dal 2009, prima firma del sito. Corrispondente e radiocronista per Radio Sportiva. Collaboratore di Tuttosport. Inviato al seguito della squadra. Ha collaborato con Sportitalia e Milan Channel

La vittoria di ieri mattina di Sebastian Vettel nel Gran Premio della Malesia è lo specchio di come, quando si effettuano una serie di cambiamenti nei ruoli chiave e una serie di corposi investimenti, può riportare un’eccellenza dello sport italiano ad essere competitiva. È quello che servirebbe al Milan, dove gli investimenti pesanti mancano da tempo e dove servirebbe una maggior chiarezza da parte della proprietà che, da troppo tempo, non sta più mettendo quelle risorse che, invece, servirebbero per tornare grandi. Il silenzio di Berlusconi (era stata annunciata una sua apparizione pubblica per spiegare i piani del Milan) fa molto rumore. Ci vorrebbe una presa di posizione, un’esposizione pubblica da parte sua per far capire alla gente in che direzione sta andando la società. E non vogliamo credere all’assenza di tempo nell’agenda del numero uno milanista, visto che il tempo per intervenire nei vari circoli politici, anche solo telefonicamente, lo trova.

Quel che è certo è che sono in atto due “due diligence”, ovvero il controllo dei conti del Milan da parte dei legali e dei contabili di Bee Taechaubol e da parte di quelli di Mr.Pink. In entrambi i casi, anche Fininvest sta analizzando le garanzie economiche che le due proposte contengono. Dopo Pasqua sapremo, sicuramente, qualcosa di più sia sotto il punto di vista societario sia per quel che riguarda la vicenda relativa allo stadio. Il Consiglio d’Amministrazione di Fondazione Fiera, infatti, dovrebbe riunirsi attorno al 14-15 aprile e in quella data, forse, prenderà una decisione o un indirizzo su quel che ne sarà dei padiglioni 1 e 2 della vecchia Fiera campionaria. La Primavera, dunque, ci potrà dire se il Milan potrà porre le nuove basi per tornare grande. Ma per farlo ci sarà bisogno di una guida tecnica forte, capace di motivare tutto e tutti e, soprattutto, alla quale vengano dati pieni poteri.

Il nome di Antonio Conte, dunque, torna ad essere di estrema attualità in casa Milan. Il commissario tecnico della nazionale, infatti, sta maturando la decisione di mollare tutto, dopo le ultime critiche ricevute e le polemiche innescate dall’affaire-Marchisio. Se domani, allo Juventus Stadium, l’accoglienza dovesse essere poco calorosa, magari condita da qualche fischio, allora Conte potrebbe considerare conclusa la sua avventura in azzurro. Il contratto con la Puma, che gli paga parte dello stipendio, verrebbe poi sistemato dai legali e, una volta risolto, non sarebbe più un ostacolo. Al Milan, come vi abbiamo riportato nella giornata di sabato, continuano a tenere sotto controllo tutto, convinti che lui sia l’uomo giusto per ripartire. La griglia di partenza delle preferenze milaniste, ad oggi, prevede Conte e Mihajlovic in prima fila, con Sarri che scivola in terza posizione. Al suo fianco un possibile outsider mentre Inzaghi, che farà di tutto per concludere al meglio questo campionato, si colloca in terza fila, con una percentuale bassa di riconferma. Bassa, non azzerata, perché nel caso in cui le cose a livello societario non dovessero andare per il verso giusto, allora potrebbe essere lui, forte di un altro anno di contratto, a guidare ancora il Milan.