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Maggio il mese delle Rose e delle Coppe. Intanto il Milan conserva almeno il suo antico incantoTUTTO mercato WEB
giovedì 5 maggio 2016, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti
per Milannews.it

Maggio il mese delle Rose e delle Coppe. Intanto il Milan conserva almeno il suo antico incanto

Nato a Milano, dopo i trascorsi a Radio Peter Flower e TeleLombardia, è approdato a Mediaset come inviato prima e telecronista delle partite del Milan poi. Volto noto di Milan Channel.

Ancora  tre settimane prima di un appuntamento che manca ai  tifosi del Milan  ,presenti allo stadio,  da ben nove anni fa. Una  Finale! Era una piacevole abitudine anche ai tempi di Angelo Rizzoli e Franco Carraro, mantenuta, anzi esaltata da Silvio Berlusconi. Certo i Ragazzi hanno vinto la Coppa del Mondo e la Supercoppa Italiana, ma nel lontano Oriente. L'ultima partita dunque, che ha visto le tribune vestirsi di rossonero, è quella del 31 agosto 2007 quando a Montecarlo gli Ancelottiani battono il Siviglia conquistando  la Supercoppa Europea.

Sto già pregustando le ore di vigilia, la vestizione della maglietta confezionata per l'occasione, il trasferimento allo stadio, l'entrata in campo delle squadre, il calcio di inizio. E poi? Io, per fortuna, non ero di fianco a Davy Crockett, William Travis e Jim Bowie, ad Alamo ,in Texas ,il 23 febbraio 1836, ma quei  disperati eroi sono sicuro che coltivassero più speranze di respingere le truppe messicane del generale Santa Anna rispetto a quelle che oggi albergano in molti cuori rossonero, in attesa delle armate bianconere.

E 'ovvio che la favorita sia l'arrembante Juventus di Max Allegri, ma voglio augurarmi che la rabbia, l'orgoglio, il tormento dei giocatori del Milan possano colmare la differenza tecnica, che questi ultimi tre anni  hanno pesantemente evidenziato in campo e in classifica.

Tante le bandiere rossonere a Torino il 23 maggio 1987, in occasione dello spareggio contro la favoritissima Sampdoria. Io c'ero, voi c'eravate a Atene, quando la Coppa dei Campioni veniva alzata dai tifosi del Barcellona. Prima però, non dopo! Un Milan ,senza Baresi e Costacurta, sembrava una vittima predestinata, proprio come i Texani ad Alamo.  Come siano finite le due partite è scritto sugli almanacchi e a suonare il "De Guello" sono stati i Generali Capello e Ancelotti .Ricordando certo queste imprese,  i tifosi milanisti hanno bruciato, in poco tempo, i biglietti ,riservati ai vecchi cuori rossoneri.

 Mancano tre settimane, è vero, ma io fremo già al pensiero della Finale di Coppa Italia, in questo  mese di maggio. Non c'è squadra al mondo  infatti che dal 1986, abbia vinto così tanto nel mese delle Rose e delle Coppe.  Chiudo con la più bella notizia degli ultimi giorni. Qualche sito aveva rivelato l'indiscrezione che il Milan avrebbe cambiato il suo logo centenario. I tifosi stavano già tremando per lo sdegno, quando è arrivata, per fortuna, la smentita. Molti sostengono oggi che il Milan sia come una boccetta di profumo ormai vuoto , ma  almeno conservi il suo antico incanto.