Gustavo Gomez e la grande occasione: la "prima" in rossonero per strappare, anche in futuro, una maglia da titolare

Buona la "prima"? A ver lo que pasa, risponderebbe Gustavo Gomez. Certamente, la voglia di far bene e di dimostrare di valere la maglia del Milan ed una posto da titolare al neo acquisto rossonero non manca: con la squalifica di Gabriel Paletta, espulso nel concitato finale di partita contro il Torino, per l'ex Lanus si presenta infatti l'occasione di debuttare dal primo minuto in gare ufficiali con il suo nuovo club, di fronte ad un impegno tutt'altro che semplice contro il Napoli. Che potrebbe tuttavia, in caso di prestazione positiva, aumentare le chances di ricoprire il ruolo di titolare per uno dei pochi colpi di mercato dell'estate milanista.

CON ROMAGNOLI - Sabato sera, dunque, Gustavo Gomez scenderà sul terreno di gioco del San Paolo per la prima volta anche al fianco di Alessio Romagnoli, con cui ha fatto coppia solamente nell'11 provato in allenamento in questi giorni da Vincenzo Montella. In campo per pochi minuti nel finale di gara contro il Friburgo, ma in quell'occasione insieme a Paletta prima ed Ely poi, Gomez comporrà così quello che, a livello di caratteristiche tecniche, sembra essere un duo di centrali ben assortito: la fisicità del paraguayano abbinata alla buona tecnica dell'ex Samp e Roma, chiamato stavolta a non ripetere errori pesanti che potevano costare caro nel corso del match contro il Torino.

CORSA SUI COMPAGNI - Nelle prime uscite stagionali, tra ovvia necessità in mezzo alla tournée statunitense e alle varie amichevoli disputate, Montella ha sempre optato per lo schieramento di Paletta al fianco di Romagnoli come possibile duo titolare della retroguardia rossonera. L'infortunio di Zapata e la presenza di due elementi lontani dal progetto milanista come Ely e Vergara hanno certamente spianato la strada all'occupazione del ruolo da titolare in difesa per l'ex Atalanta, ora costretto a "fare i conti" con le prime apparizioni di Gomez in rossonero: meno esperto rispetto all'argentino sì, ma anche più fresco, fisico e pronto a fare di tutto per sfruttare l'occasione e portare a termine una corsa più che possibile sui compagni di reparto, strappando una maglia da titolare fissa. E dando circa 8 milioni di buoni motivi al Milan e a Montella per puntare, ancor di più, su di lui.