Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Editoriale
Il dirigente con la lanterna. "Con Motta è sempre Natale". L’idea vincente. “Mr Thiago, I’m Gerry Cardinale!”TUTTO mercato WEB
mercoledì 8 maggio 2024, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti
per Milannews.it

Il dirigente con la lanterna. "Con Motta è sempre Natale". L’idea vincente. “Mr Thiago, I’m Gerry Cardinale!”

Corinto - Maggio 324 A.C - Racconta il saggio e dotto Diogene Laerzio, nelle “Vite dei filosofi” che il filosofo Diogene di Sinope andasse in giro anche in pieno giorno con una lanterna. A chi gli domandasse  perché camminasse reggendo una lampada accesa, anche sotto il sole, rispondeva: “Cerco l’uomo”, intendendo "un vero uomo", degno di questo nome. Per lui ormai molto raro.

2300 anni dopo

Milano - Maggio 2024 D.C. - Racconta l’attento cronista, “Nelle vite dei dirigenti milanisti” che il dirigente andasse in giro con una lanterna accesa. A chi gli chiedesse perché girasse per la città, con una lampada accesa, anche con la luce del sole, rispondeva: "Cerco l’allenatore", intendendo “un allenatore vero”, degno di questo nome. Molto difficile da trovare.

Il dirigente trovò forse la persona giusta e degna per sedere in panchina. Un uomo dalla faccia lunga, dalla espressione seria, che viene dai Paesi Baschi. Si sparse la voce fra il popolo, che si ribellò. Allora il dirigente, triste e corrucciato, tolse la lanterna dal ripostiglio e riprese la sua strada.

Si avvicinò un uomo e gli disse: "Dirigente, guarda che devi affrettarti a trovare l’allenatore degno della panchina. Fra sessanta giorni, comincia il ritiro! E’ vera la voce di Conceicao? - continuò l’uomo - Oppure preferite Fonseca? Vi prego, dirigente, dite qualcosa!”

Il dirigente lo guardò e poi, mosso a pietà, mormorò: "Ora ti dico, caro amico! Conceicao non credo, Fonseca piace al Marsiglia. Aspettati una sorpresa! Dillo al popolo... aspettatevi una sorpresa!”

Poi ebbe una pausa, quindi con una inflessione amara nella voce, continuò: "Se mettessimo in panchina un allenatore come Edin Terzic, finalista con il Borussia, che cosa ci direbbero? Mah!”

L’uomo, prima tirò un lungo sospiro pensando ai gol sbagliati a Dortmund e al rigore mancato di Olivier contro ai finalisti della Champions, poi improvvisamente un brillio nello sguardo, mentre ebbe un pensiero: “Una sorpresa? Che sia Conte?!?! Forse De Zerbi!?!?”

Poi ricordò quello che lesse sulle tavole dei dodici allenatori:

“Conte: costa troppo”

“De Zerbi : il Milan non compra gli allenatori”

Allora insistette, mentre il dirigente cercò di allontanarsi, con la schiena curva e la lanterna in mano: “Non è che, dirigente, stai per imboccare la via Emilia, direzione Bologna?”

Lui non rispose, illuminò il ciottolato e affrettò il passo, senza rispondere.

Il dirigente non volle parlare di Thiago Motta, l’allenatore con quel cognome molto milanese, con il suo gioco soffice come un panettone. “Con Motta è sempre Natale!". Lo sapeva anche l’uomo della lanterna che forse la Juventus fosse in vantaggio. Ricordò però i colpi di scena di un suo Maestro, che lasciò, in sede, la sua feluca, il copricapo dei grandi diplomatici, come perenne testimonianza delle sue imprese sul mercato. “Come agirebbe Adriano Galliani? Come vincerebbe la contesa con i dirigenti juventini? Approfitterebbe forse di questa pausa di riflessione bianconera. Magari con un blitz, incontrerebbe Thiago Motta per poi passare al telefono il Presidente: “Noi siamo il Milan! Noi vogliamo vincere la Stella e l’Ottava Coppa dei Campioni sotto la tua guida! L’aspetto ad Arcore. Il risottino di Michele è buonissimo!”

Allora il dirigente sorrise e pensò all’idea vincente. Si fermò, appoggiò a terra la lanterna e tolse il telefono dalla saccoccia. Compilò il numero di New York, +1 718 21 poi le ultime cinque cifre e chiese di Gerry Cardinale. Glielo passarono. Solo poche parole. Credette di averlo convinto a chiamare direttamente l’allenatore brasiliano, come una volta Silvio Berlusconi. Qualche minuto dopo infatti “Mr Motta, I’m Gerry Cardinale..."

Il dirigente sorrise.