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Promessa disattesa, mancanze nella rosa ed il pasticcio finale: il contraddittorio mercato azzurroTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 1 settembre 2015, 16:00In Primo piano
di Dario De Martino
per Tuttonapoli.net

Promessa disattesa, mancanze nella rosa ed il pasticcio finale: il contraddittorio mercato azzurro

"Che figuraccia!". E' il commento che ad alta voce e magari con termini più volgari hanno fatto quasi tutti ieri sera quando si è scoperto che il contratto di Soriano non era stato depositato. Un caso, quello del centrocampista blucerchiato, che ha pochi precedenti nel calciomercato. Un caso figlio delle solite traversie burocratiche di cui constano i contratti del Napoli, roba che anche l'azzecca-garbugli dei promessi sposi farebbe fatica a trovare un filo.

IL BOTTO DI FINE MERCATO - "Entro fine mercato ho in serbo una sorpresa per i tifosi". Così parlò Aurelio De Laurentiis qualche settimana fa alla radio ufficiale. Promessa sicuramente mantenuta: stavolta il finale di mercato del Napoli è stato con i botti, peccato però che i petardi siano scoppiati nelle mani degli azzurri. Alla Samp è rimasto quel Soriano tanto rincorso, al Napoli è rimasto quel Zuniga che è sempre più un peso e tanta tanta amarezza. Il botto Soriano, però, è solo la conclusione di un calciomercato gestito male in molti aspetti.

MANCANZE NUMERICHE - Senza Soriano il Napoli resta con gravi defezioni a centrocampo. Se in cabina di regia si alterneranno Valdifiori e Jorgihno, sulle mezzali ci saranno grosse difficoltà. Allan ed Hamsik saranno i due titolari ma alle loro spalle c'è quasi il vuoto. La prima sostituzione è David Lopez, calciatore che come mezzala del centrocampo a tre sembra una forzatura. Poi restano due giovanissimi: il nuovo acquisto Chalobah e Dezi, che al momento non sembrano pronti per reggere la pressione della Serie A a Napoli. Insomma, numericamente ne manca uno lì in mezzo, e potrebbe darsi che alla fine la carenza sarà colmata con quel De Guzman che fino all'ultimo si è provato a cedere ma che è rimasto all'ombra del Vesuvio (anche se potrebbero esserci novità dal mercato estero).

MANCANZE QUALITATIVE - Solo il centrocampista? Macchè. E' da almeno due anni che il Napoli ha una carenza grave: il difensore centrale. Una toppa che da due stagioni gli azzurri non riescono a mettere. Albiol, Chiriches, Koulibaly ed Henrique: saranno loro i centrali azzurri. Oltre al rumeno sono gli stessi che hanno deluso l'anno scorso. Certo quest'anno hanno un portiere alle spalle che dà sicurezza ed un modulo più accorto, ma già in queste prime due partite si sono palesati limiti che potevano essere colmati con l'acquisto di un difensore forte. Ed invece niente. Per quasi un mese si è parlato di Astori, ma anche lì un intoppo sul contratto ha fermato la trattativa. Poi si è tentato Maksimovic, ma si è andati a sbattere contro il muro Cairo. Infine il presidente ha svelato di aver provato a prendere Rugani e di aver offerto addirittura 27 milioni per Romagnoli. Una dichiarazione che è come un boomerang per il patron: se offre quasi 30 milioni per un difensore centrale, significa che ritiene importante coprire quel ruolo, che però alla fine è rimasto scoperto. Se la logica non ci inganna è l'ammissione di una grave mancanza.

CIO' CHE RESTA A SARRI - Insomma, con l'acquisto mancato di Soriano, il Napoli chiude un mercato pieno di contraddizioni. I colpi Allan, Valdifiori e soprattutto Reina restano importanti, così come è da sottolineare la volontà della società di trattenere i purosangue della ricca scuderia offensiva, nonostante le lamentele dei vari procuratori. Ma restano anche gli esuberi come Zuniga con il suo pesante cartellino e Rafael costretto a fare il terzo dietro a Gabriel, mandando a farsi benedire l'idea di valorizzare l'investimento che l'anno scorso ha spinto il brasiliano a difendere la porta azzurra troppo precocemente. Così come restano le suddette mancanze e figuracce. Anche da queste lacune dovrà ripartire Sarri, con la speranza che sul campo saprà smentirci.