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La furia arbitrale contro la Juve a giochi fatti: l’ultima beffa di un sistema da cambiare
lunedì 2 maggio 2016, 08:15In Primo piano
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net
fonte di Arturo Minervini

La furia arbitrale contro la Juve a giochi fatti: l’ultima beffa di un sistema da cambiare

Ripeterlo, fino all’infinito. Perché è giusto, perché è doveroso, perché è l’unico modo per provare a cambiare le cose. E’ lo stile gattopardo, quello del cambiare tutto perché le cose restino perfettamente uguali. Cambiano i volti, le mani che schiacciano i bottoni nelle camere dei potenti, ma la sostanza resta sempre la stessa. Un campionato volge verso la fine, con la Juventus che in maniera dominante porta a casa il quinto scudetto di fila. Niente da eccepire, sarebbe folle farlo, sulla superiorità della squadra di Massimiliano Allegri. Qualcosa, eccome, da eccepire, sul trattamento arbitrale riservato alla squadra bianconera.

Basta guardare qualche video che gira in rete, o avviare una breve ricerca su Google per trovare una marea di immagini e dossier che testimoniano i diversi favori arbitrali ricevuti dai Campioni d’Italia. Più degli episodi, però, ad infastidire è l’atteggiamento remissivo tenuto da certi fischietti italiani nei confronti della Vecchia Signora. Le immagini di Rizzoli nel derby di Torino o di Irrati che grazia Bonucci diffidato contro il Bologna per un fallo che sarebbe stato da rosso diretto solo solo l’apice di una montagna di esplodi che lasciano tanto amaro. 

Gestione discrezionale, sempre. Un buon arbitro, per definizione, dovrebbe essere capace di trattare medesime situazioni con il medesimo rigore. Senza lasciarsi influenzare dalle pressioni e dal potere mediatico delle squadre in campo. Un auspicio che in questa stagione è stato rispettato solo in rari sporadici, con il solo Orsato a mostrare quel tipo di personalità. Contro il Carpi, a giochi ormai chiusi, una curiosa inversione di tendenza: Irrati ha sventolato ben sei cartellini gialli nei confronti dei bianconeri, causando le squalifiche di Hernanes, Lichtsteiner, Mandzukic e Pogba (gli altri due gialli per Rugani e Bonucci). E’ proprio vero: il più grande inganno compiuto dal diavolo è stato quello di far credere al mondo che lui non esiste.