Il “lunch-match” porta bene agli azzurri: 9 vittorie, 4 pari e 2 ko su 15 disputati

Così è se vi pare, perché il calcio ha abituato i suoi seguaci a viverlo a trecentosessanta gradi adeguandosi alle necessità del caso, ad orari inediti ed ora familiari, a giornate di campionato spezzettate perché la priorità è delle tv, poi a seguire il resto, compresa l’esigenza dei tifosi. Ecco che il lunch match s’insidia tra la sacralità della domenica e la passione di chi volentieri salta il pranzo (posticipandolo, ovviamente) pur di vivere appieno la vigilia e il post gara della propria squadra del cuore.

PRECEDENTI. Alla tradizione s’affianca poi la scaramanzia, ovvero la corsa – virtuale, s’intende – alla lettura degli almanacchi del web per scoprire se giocare alle 12.30 – orario del match di domenica prossima contro il Cagliari - sia possibilmente un vantaggio oppure un peso, a seconda dei precedenti. In realtà la tradizione sarebbe buona se solo cancellassimo, per un istante, le tre partite della scorsa stagione. Ricordate l’ultima? L’Udinese di De Canio vinse 3-1, il Napoli abbandonò il treno scudetto e perse anche Higuain per tre giornate di squalifica dopo la furia dell’argentino con l’arbitro Irrati. Ma alle 12.30 fu fatale anche la trasferta di Bologna una settimana dopo il trionfo con l’Inter e, dunque, il primo posto ritrovato - e poi perso - a distanza di venticinque anni dall’ultima volta. Il Napoli crollò 3-2, Higuaìn segnò due gol nel finale ma non riuscì ad evitare una sconfitta clamorosa determinata da un preoccupante calo di concentrazione e da banali errori dei singoli.

NOVE VITTORIE. In totale sono quindici i precedenti del Napoli ad ora di pranzo: nove vittorie, quattro pareggi ed appena due sconfitte, dunque nel complesso giocare alle 12.30 ha i suoi bei vantaggi. Chi s’aggrappa alla scaramanzia avrà validi motivi per essere ottimista in vista di Cagliari, magari ricordando la bella vittoria contro il Verona dello scorso anno (0-2 firmato Insigne ed Higuain) oppure, ancora, la gara più pazza dell’ultimo decennio – era il 3 aprile 2011 - contro la Lazio al San Paolo: sotto di due reti, il Napoli vinse 4-3 con tripletta di Cavani e gol dell’iniziale rimonta firmato Dossena. A proposito di Cavani, fu proprio alle 12.30, in trasferta a Cesena, che l’uruguaiano iniziò la sua lunga cavalcata di gol (104 in totale) con una doppietta di rara bellezza nel 4-1 azzurro. Tra i ricordi felici legati ai lunch match anche il 5-1 al Pescara nel 2012 o il 2-0 al Torino un anno dopo grazie alla doppietta dal dischetto del solito Higuain. Ricordi, aneddoti e precedenti che faranno compagnia ai tifosi in vista della gara del Sant’Elia.