Lo strano caso di Callejón: più segna e più sogna, ma Del Bosque fa finta di non vedere

Il calcio non è una scienza esatta, ma è uno sport meravigliosamente incredibile. Sa sorprendere, stupire, incantare. Talvolta dubitare di alcune dinamiche sconosciute a noi comuni mortali. Una di queste conduce indisturbata ad una domanda ancora priva di esaustiva risposta: perché José María Callejón non gioca nella Spagna? Perché un signore con trascorsi al Real Madrid, capace di realizzare 20 gol nel suo primo anno in Italia, deve assistere da casa alle imprese (o disfatte) della Roja? Al Meazza, ancora una volta, è lui il mattatore assoluto. Doppietta da stropicciarsi gli occhi, purtroppo resa vana nel giro di pochi secondi da una fase difensiva troppo brutta per essere vera.

Alla vigilia della sfida contro l’Inter si è parlato tanto di Hamsik, di Higuain, di Mertens, assenti ingiustificati nel tabellino marcatori in Serie A. Le doppiette siglate in giro per il mondo con le maglie di Slovacchia, Argentina e Belgio hanno acuito le speranze in vista della sfida di San Siro. Almeno uno dei tre è stato etichettato come possibile protagonista nel più classico gioco dei pronostici. Il risultato? L’ennesima conferma che il calcio non è una scienza esatta, ma uno sport estremamente imprevedibile. Perché a rubare la scena non è nessuno dei tre, ma un ‘non Nazionale’ che non si stanca mai di segnare e sognare la chiamata di Del Bosque.