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Media spaventosa e rabbia sempre viva: la marcia inarrestabile di Gonzalo inizia con quel coro del San Paolo contro il VeronaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 27 gennaio 2015, 18:24In Primo piano
di Arturo Minervini
per Tuttonapoli.net

Media spaventosa e rabbia sempre viva: la marcia inarrestabile di Gonzalo inizia con quel coro del San Paolo contro il Verona

"Gonzalo! Gonzalo! Gonzalo!" L'urlo del San Paolo incessante. La partita, quella dell'ottavo turno contro il Verona. Un doppio Hamsik non è ancora sufficiente per avere la meglio sugli scaligeri. Nella testa di Higuain un tarlo, che diventa sempre più fastidioso. Il gol in campionato ancora non arriva, gli altri - tra tutti l'amico rivale Tevez ne ha già fatti 6 nelle prime 6 di campionato- segnano con costanza spaventosa. Sul tabellino del Pipita, invece, campeggia uno 0 che offende il dono del talento ricevuto dagli dei del calcio. 

Ci ha provato in tutti i modi Gonzalo. Nulla, sempre respinto dalla porta come due poli dello stesso segno. Anche nella gara contro il Verona, particolarmente sentita dalla tifoseria azzura, l'argentino sembra destinato a restare all'asciutto. Il momento è difficile, la rabbia ed il nervosismo sale per un'astinenza alla quale un bomber del suo calibro non è certo abituato. Il San Paolo compie la sua scelta, ed invoca la discesa della divinità a risolvere il momento tragico come un deus ex machina nell'antica Grecia. Invocato, incessantemente, Higuain si manifesta. "Gonzalo! Gonzalo! Gonzalo!". L'urlo sale, la palla buona arriva. Ed è gol. Al minuto 68', quel minuto che cambia la stagione dell'argentino e quella del Napoli. In quella gara, per la cronaca, ne arriveranno altri due.

Minuto 68', ottava giornata di campionato. L'inizio della marcia inarrestabile del Pipita, che da allora viaggia su medie realizzative da fantascienza. Da quel momento fatidico, infatti, Gonzalo ha giocato in campionato 962' minuti, suddivisi in 13 gare, in due delle quali - contro Parma ed Empoli - è anche partito dalla panchina. In questo lasso di tempo Higuain ha segnato 12 reti in campionato, andando a segno ogni 74' di gioco. Il calcolo è piuttosto agevole: più di una rete a partita per il numero 9 da quando si è sbloccato. 

Un cambio di marcia inevitabile, per chi ha grappoli di qualità al punto che potrebbe produrre un vino e chiamarlo "Talento". Sempre con il giusto approccio, sempre con quella rabbia agonistica necessaria per chi aspira a migliorarsi gara dopo gara. Un bottino al quale va aggiunto, lo sapete già, la doppietta fondamentale nella conquista della Supercoppa contro la Juventus. C'è poco da fare. C'è chi nasce per essere comparsa. E chi nasce per essere assoluto protagonista. Gonzalo, basta la parola.