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Tuttosport - Improprio parlare di caso Parma: ad oggi nessun club sarebbe in regolaTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
giovedì 12 marzo 2015, 09:55La Rassegna Stampa
di Giuseppe Emanuele Frisone
per Parmalive.com

Tuttosport - Improprio parlare di caso Parma: ad oggi nessun club sarebbe in regola

Riprendendo una piccata risposta nella sede della Lega Calcio Serie A di Claudio Lotito nei confronti di Aurelio De Laurentiis ("Regole più severe? Le introdurremo, ma ci vuole una tempistica ragionevole altrimenti non si può iscrivere nessuno, neanche tu!"), Tuttosport analizza in maniera fredda la situazione della Serie A e conferma le parole del presidente della Lazio: sì, perché, a un esame attento, nessuna delle squadre di Serie A rispetta tutti e tre i parametri che compongono le prescrizioni economico-finanziarie, basate sui bilanci al 30 giugno o al 31 dicembre 2013: solo sette squadre (Cagliari, Fiorentina, Napoli, Palermo, Sassuolo, Udinese e Hellas Verona) riescono a rispettare due dei tre parametri previsti. Il Parma, insieme a Torino, Juventus e Lazio, si ferma a uno, mentre ci sono ben otto squadre (Atalanta, Cesena, Chievo Verona, Genoa, Inter, Milan, Roma e Sampdoria) che non rispettano alcun parametro. Manca all'appello l'Empoli, che a dicembre 2013 era in Serie B e del quale non si hanno i bilanci.



Ma cosa viene richiesto di preciso alle squadre? Innanzitutto devono dimostrare di essere in regola con i propri oneri fiscali e retributivi, in riferimento però solo ai tesserati, dipendenti e collaboratori sportivi: dunque, come nel caso del Parma, non sono tutelati i creditori non sportivi. Importante inoltre la situazione finanziaria del club: il rapporto tra valore della produzione e debiti finanziari netti serve a capire quanti anni di ricavi sono necessari ai club per ripianare i debiti con le banche per i finanziamenti ricevuti. Viene inoltre analizzato il rapporto tra Patrimonio netto contabile e Attivo patrimoniale, cioè il valore di ciò che proprietario e soci lasciano alla squadra in relazione all'attivo in società. La soglia minima (0,10) risale a qualche anno fa e sono comunque in pochi a rispettarla. Altro dato, il rapporto tra ricavi e indebitamento netto: l'unico per il quale sono previste sanzioni operative. Ma solo l'Udinese riesce a stare sopra la soglia stabilita del 3.0. L'ultimo dato, infine, riassume il Report Consultivo sul capitale circolante netto: non è richiesto per la A e la B, ma è il parametro più importante per capire la situazione finanziaria del club. Ciò fa emergere come il Parma abbia fatto leva sul debito per "scaricare" la propria cassa.

Sino ad oggi, non è scritto da alcuna parte che il mancato rispetto delle norme causi la mancata iscrizione al campionato: ma l'assenza di sanzioni non fa altro che contribuire a perdere il senso della misura. Possiamo quindi affermare, sintetizzando in maniera estrema, che il problema maggiore del Parma sia la mancanza di liquidità, visto che, comunque, altre società versano in stati debitori simili o peggiori o hanno altri problemi di carattere finanziario. Tavecchio, intanto, garantisce che ci saranno nuove procedure di iscrizione, d'accordo con la Covisoc, che forniranno maggiori garanzie, tenendo conto del lato finanziario e di quello patrimoniale. Ma, come dice Lotito, farlo subito sarebbe impossibile.