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PL - Legali al lavoro per sfoltire il numero dei tesserati: si studia il "caso Pescara"
martedì 31 marzo 2015, 20:44Esclusive ParmaLive
di Redazione ParmaLive
per Parmalive.com

PL - Legali al lavoro per sfoltire il numero dei tesserati: si studia il "caso Pescara"

Serie B o D: quale sarà il futuro del Parma? La risposta rimane quanto mai incerta, ma è indubbio il fatto che qualcosa si stia muovendo e che si stia lavorando alacremente per cercare di compiere il miracolo. In particolare, secondo quanto appreso dalla nostra redazione, alcuni legali starebbero studiando con attenzione il "caso Pescara", fallito nel dicembre del 2008 e rilevato all'asta nel gennaio del 2009 dall'imprenditore della pasta Giuseppe De Cecco e da Deborah Caldora, figlia di Armando, storico presidente della squadra ai tempi della prima promozione nella massima serie. In quell'occasione, ad acquisto avvenuto, il curatore fallimentare Saverio Mancinelli provvide unilateralmente allo scioglimento dei contratti di quei tesserati (tra questi, Antonino Cardinale, Giorgio Di Vicino e Ferdinando Giuliano) che non rientravano nei piani tecnici futuri dell'allenatore e della nuova società, la Delfino Pescara 1936.

La stessa cosa potrebbe accadere a Parma, dove, per rendere maggiormente appetibile l'arrivo di un eventuale "cavaliere bianco", c'è la ferma intenzione di sfoltire il numero dei giocatori sotto contratto, attualmente circa 130, attraverso la "rescissione unilaterale". Chiaramente il debito nei confronti degli stessi calciatori rimarrebbe in capo al Parma (la stessa legge sottolinea come "il recesso non abbia effetto per le prestazioni già eseguite o in corso di esecuzione"), la cui volontà è quella di disfarsi dei tesserati con meno potenzialità e prospettiva.