Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / parma / La Rassegna Stampa
Il Sole 24 Ore - La famiglia Corrado e le private equity canadesi per il Parma
martedì 2 giugno 2015, 10:48La Rassegna Stampa
di Redazione ParmaLive
per Parmalive.com
fonte Simone Filippetti per Il Sole 24 Ore

Il Sole 24 Ore - La famiglia Corrado e le private equity canadesi per il Parma

C’è solo una settimana di vita per il Parma FC. Se il 9 giugno non comparirà un «cavaliere bianco», il blasonato club sportivo di provincia, con un pedigree notevole nella storia del calcio italiano ma con un «buco» da 200 milioni di euro, rischia di vedere calare il sipario definitivo. Azzeramento della società. Perdita del titolo sportivo e ripartenza dalla Serie D. L’unica speranza di salvare il club, coprire un debito sportivo di 25 milioni, e risparmiare alla città l’ennesimo dissesto, è legata a «Mister The Space Cinema»: si chiama Giuseppe Corrado. Piemontese di origine e parmigiano di adozione, e manager Barilla e Fininvest, Corrado è uno dei nomi più potenti nell’industria cinematografica italiana: è a capo della catena di sale The Space Cinema, ex Warner Village passati poi sotto le insegne del duo Benetton-Berlusconi (grazie alla fusione tra i Warner di 21 Investimenti e Medusa Multicinema di Mediaset di cui Corrado era l’ad). L’anno scorso The Space, il più grande gestore di cinema in Italia, è stata ceduta al colosso inglese Vue Entertainment. Nei giorni scorsi il manager non ha nascosto il suo interesse per il club: a tenere le redini sarebbe in realtà suo figlio tramite una finanziaria. L’affondo sarebbe spalleggiato forse dagli stessi investitori finanziari azionisti della casamadre Vue (ossia i fondi di private equity canadesi Omers e Alberta Investments). Quello tra il Parma FC e Space Cinema non sarebbe un flirt estemporaneo. Già anni fa Corrado tentò un accordo con la Lega per trasmettere nei cinema The Space a Parma le partite in trasferta del club. Il nodo non è tanto la valutazione, visto che il prezzo di asta, a forza di ribassi, è sceso a 4,7 milioni; ma i debiti.

Un compratore dovrà farsi carico anche dei debiti, oggi 27 milioni, scesi grazie al lavoro dei curatori, ma comunque un macigno capace di dissuadere chiunque. E infatti fino ad ora, ben quattro aste sono andate deserte. I due curatori fallimentari, tra cui il super professionista Alberto Guiotto, noto alle cronache perché è stato l’uomo nella intricata e spinosa questione Parmalat-Lactalis e perché sta seguendo pure il delicato dossier Parmacotto, si sentono sicuri, forti anche di nove soggetti che sono entrati in data room e attualmente stanno svolgendo una due diligence. Ma il tempo stringe: il 9 giugno sarà l’ultima chiamata. Asta finale straordinaria. Non ci saranno altre scappatoie: l’idea che poi si possa andare a trattativa privata è stata esclusa in modo categorico. O cavaliere bianco o fine del Parma Calcio, che era risorto dalle ceneri nel 2007, dopo un primo fallimento all’epoca del crack Parmalat. Allora però il commissario straordinario Enrico Bondi era riuscito a mantenere il titolo sportivo, che è l’asset di maggior pregio. Dopo il fallimento del 19 marzo, la società è stata tenuta “artificialmente” in vita, per garantire il campionato di Seria A (ed evitare un contraccolpo sulla massima competizione). Ora il campionato è finito, senza problemi. E a Parma il timore che, sulle sorti del club, cali il disinteresse è forte.