REGGINA, AGONIA SENZA FINE - La "suddivisione" delle penalizzazioni: sei punti già persi

Sedici punti di penalizzazione, una pena che sembra davvero sproporzionata per la Reggina e i tifosi si chiedono le motivazioni di questo pugno duro della Procura Federale nel richiedere certe stangate e in quello del TFN nell'accordarle. Dal nostro punto di vista, non dovrebbero essere i 16 punti a fare impressione, quanto le gravi difficoltà della società, ammesse peraltro in sede di dibattimento degli ultimi deferimenti.

Accanimento o meno, esistono delle norme federali che vanno rispettate per non andare incontro alle sanzioni della giustizia sportiva. Nel calcio professionistico italiano, ben 21 i club sanzionati su un totale di 102: la stragrande maggioranza delle società, non ha avuto ad oggi problematiche per irregolarità amministrative.

La Reggina ha oggi sul groppone 16 punti di penalizzazione, più di tutte e spera nella restituzione di dieci lunghezze, visto che le altre sei sono di fatto date per perse.

Vediamo la "suddivisione" delle penalizzazioni:

- 10 punti sono riferibili tutte alle questioni dell'incentivo all'esodo. Sei lunghezze comminate ieri da parte del TFN per la questione relativa agli "incentivati all'esodo". Quattro lunghezze ulteriori sono stati comminati per la recidiva.

- 3 punti sono invece stati comminati per la questione dell'iscrizione al campionato 2014-2015. Non è stata solo la mancata presentazione nei termini stabiliti della fidejussione, ma anche l'assenza di ulteriore documentazione richiesta entro il 30 giugno. La Corte d'Appello Federale, il 27 marzo scorso, ha comminato due ulteriori lunghezze di penalità al club dello Stretto, in aggiunta all'unico comminato in primo grado dal TFN.

- 2 punti sono stati comminati per il mancato pagamento dei contributi Inps e dell'Irpef per il bimestre novembre-dicembre 2014. Anche in questo caso, una lunghezza è stata comminata per la recidiva.

- 1 punto è stato comminato dal TFN lo scorso 27 marzo, per  il mancato pagamento contributi Inps e dell'Irpef per il bimestre settembre-ottobre 2014.