Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / reggina / L'angolo dei Tifosi
L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mailTUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
mercoledì 27 luglio 2016, 20:15L'angolo dei Tifosi
di Redazione Tuttoreggina
per Tuttoreggina.com

L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

Ecco le mail dei tifosi sul momento della Reggio Calabria.

Potete inviare le vostre mail a tuttoreggina@libero.it.

Egregio Direttore,

io seguo la Reggina, senza alcun attributo o termine aggettivante, dal lontano 1954. Sfido chiunque  oggi  possa vantare un così lungo periodo di "militanza" tra i tifosi amaranto. Sono il veterano se non uno dei pochi veterani rimasti del tifo amaranto.

La mia esistenza non si manifestò trent'anni fa con l'inizio della storia della Reggina Calcio, ma  nella preistoria della Reggina.

Se scrivo ciò è non per vantarmi ma perché mi riconosco tra coloro i quali hanno trattato determinati argomenti e che nella e-mail del signor Antonio S. (TO) vengono definiti presuntuosamente, irriguardosamente e superficialmente "pseudo tifosi".

E' vero, sarebbe stato bello aver potuto parlare di tattiche, acquisto calciatori, brocchi o campioni, ma purtroppo gli ultimi anni  ci hanno condotto su tematiche diverse da quelle che ogni tifoso vorrebbe trattare.

Gli argomenti da me affrontati erano e sono purtroppo ancora la realtà del calcio reggino attuale, caratterizzato da divisioni, falsi valori e illusori feticci, anche se, a mio giudizio e secondo il mio cuore, la ASD Reggio Calabria è la continuità del calcio reggino.

Il signore "torinese" non ha capito un ben nulla di ciò che andavo a sostenere. Ho affrontato questi argomenti extra calcistici, (non tanto, poi), per  mettere in risalto e controbattere le forvianti tesi  di alcuni giornalisti che hanno creato grande confusione  tra i tifosi tanto che si è in parte persa l'identità amaranto. Lo scopo era anche quello di far capire, modestamente, ai tifosi quale fosse e qual è la realtà del calcio reggino in questo momento in rapporto agli aspetti societari e, nello  stesso tempo, non farli andare dietro a chi prima chiamava la società di Praticò Urbs ed oggi, dopo il fitto, la chiama Reggina. Il mio timore  che la confusione fosse stata  ulteriormente  accentuata, anche per il pessimo sevizio di questi personaggi, dal fitto d'azienda è suffragato dall'e-mail di qualche giorno fa in cui un suo lettore le chiedeva se 

con il fitto della Reggina Calcio si potesse parlare di fusione.

Mentre la Reggina svolge la propria preparazione con un organico tutt'altro che definito, non si ha cetezza in quale campionato la squadra si cimenterà. Affrontare l'argomento ripescaggio fa parte dell'indole del  tifoso che lo vede come la promozione alla  serie superiore e, particolarmente, perché un' eventuale iscrizione nel campionato di Lega Pro, vorrebbe dire incontrare il nostro unico ed eterno rivale: il Messina. Il suo vissuto torinese forse ha fatto perdere al signor Antonio S. le sensazioni di un così auspicabile evento.

Ma non gli ha fatto, certo,  perdere  il gusto, prettamente reggino,  di criticare gli altri a prescindere.

Viste le oggettive incertezze, di quale  " rosa, del 4-3-3, di acquisti e di cessioni ecc" si dovrebbe parlare. La società non può ancora affrontare con certezza il calcio mercato se prima non saprà quale campionato disputare. Quali sogni dovrebbero nutrire i tifosi,  lottare per la lega Pro o per un ritorno in Serie B.

Quali calciatori sarebbero adatti alla causa, quale causa.

Il tifoso moderno, il vero tifoso, deve occuparsi e preoccuparsi, dopo due fallimenti, anche di altri aspetti se tiene al futuro della Reggina, alla sua passione ed ai suoi sentimenti.

Cordialmente

Piero

LA REDAZIONE RISPONDE: Piero, crediamo che Antonio non si riferiva di certo alle sue osservazioni delle precedenti mail, ma magari al "tifoso in generale", pronto sempre e comunque, in qualche raro caso, a criticare a priori. Quindi, non vale la pena aprire una diatriba, anche perché tutti i pareri di voi appassionatissimi tifosi e lettori, sono validi e corretti.

Buongiorno redazione 
Ieri sera cercando di raccapezzarmi un po' giravo su internet su varie testate sportive locali (non reggine) digitando "ripescaggi lega pro". Ora il discorso che faccio non riguarda singole società per carità, la mia considerazione è a livello di gestione del sistema calcio. 
A giugno finiscono i campionati:alcune squadre vincono i propri gironi di serie D e i tifosi esultano. Altre vincono i playoff e sperano. Altre retrocedono dalla Lega pro e i tifosi si disperano. Tutto inutile. A luglio squadre che vincono i gironi di D rinunciano alla lega pro. squadre che vincono i playoff che rinunciano. Squadre retrocesse che faranno nuovamente la lega pro. In pratica sono più le squadre che saliranno in lega pro ad agosto piuttosto che quelle promosse a giugno. Ieri tifosi di tutta Italia litigavano su quale squadra fosse avanti in graduatoria...in pratica come se si stesse giocando nuovamente un campionato in cui si sono inserite addirittura squadre che non sono arrivate nemmeno ai play off. 
Leggi fatte per il professionismo che non valgono per i dilettanti (vedi Cavese con i mancati pagamenti dello scorso anno), squadre che magari vinceranno i campionati ma non  saliranno perché non hanno uno stadio a norma. 
Per carità se questi sono i regolamenti è giusto provarci ma mi domando: quali sassolini da levare ci sarebbero? Ma soprattutto, in tutto questo che valore ha il calcio giocato? 
Grazie

Demetrio (Torino)

LA REDAZIONE RISPONDE: Demetrio, la sua riflessione suona da amaro sfogo, che purtroppo vale come verità. Il campo verde oramai conta ben poco, visto che interi campionati sono sistematicamente ribaltati a bocce ferme, magari per scandali, combine, intrallazzi o altre situazioni. Non è bello che una società sino al 4 agosto non sa che categoria giocherà, ma oramai non ci scandalizziamo più di nulla, abbiamo visto squadre che a settembre inoltrato speravano ancora in ripescaggi, con evidenza di campionato falsato. Che aggiungere altro? La credibilità del calcio italiano è comunque sottozero, al di là dell'impegno di qualche soggetto, come anche lo stesso Gravina.