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Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 16 aprileTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 17 aprile 2024, 01:00Serie A
di Daniel Uccellieri

Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 16 aprile

Il punto su tutte le news di calciomercato della giornata appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e retroscena ecco le notizie più importanti
NAPOLI, INCONTRO A MILANO FRA MANNA E L'ENTOURAGE DI DAVID. C'È IL GRADIMENTO DEL GIOCATORE. SENZA RINNOVO MERET PUÒ PARTIRE. PER LA JUVENTUS CHIESA NON È INCEDIBILE, MCKENNIE DAVANTI AD UN BIVIO: O RINNOVA O SARÒ ADDIO. BIANCONERI PAZZI DI CALAFIORI: HUIJSEN PUÒ ESSERE IL SACRIFICATO

Galeotto fu l'incontro e chi lo vide. Perché a Milano, la scorsa settimana, c'è stato un summit fra Giovanni Manna, prossimo direttore sportivo del Napoli (che ha già concordato l'interruzione della collaborazione con la Juventus), e l'entourage di Jonathan David, attaccante del Lille e della nazionale canadese. Gli azzurri hanno deciso di metterlo nel mirino, dopo una prima parte di stagione altalenante: nelle ultime nove partite ha segnato dieci gol, ritornando in auge per tutti i grandi club. Un periodo di appannamento ci può stare, considerato che in stagione le reti in tutto sono 23. Nel summit si è parlato soprattutto della possibilità di essere il punto di riferimento in attacco, ripercorrendo quanto fatto da Victor Osimhen, arrivato dal Lille nel 2020 e ora valutato 150 milioni. David gradisce la destinazione e la Serie A, ha chiesto un quinquennale da 3 milioni di euro più bonus - molto inferiore agli oltre 10 che percepisce proprio Osimhen - e non ha dubbi sul progetto, anche senza Europa. Rimane da convincere il Lille perché se a gennaio chiedeva 35-40 milioni (anche in virtù della prima parte di stagione, come già detto, altalenante), ora il prezzo è risalito sui cinquanta milioni. Il Napoli vorrebbe uno sconto considerati gli ottimi uffici fra i club, scendendo intorno ai 35 più bonus. Insomma, la distanza non è poca.

Tiene banco in casa Napoli, oltre alla questione panchina, anche il futuro della porta. L'attuale portiere titolare Alex Meret è in scadenza il 30 giugno prossimo ma nel suo accordo c'è un'opzione di rinnovo automatico fino al 2025 al raggiungimento del 70% delle presenze con gli azzurri. Di fatto è come se fosse scattato in automatico ma il suo agente nei tempi recenti ha già fatto capire, anche pubblicamente, di non volerlo sottoporre ad un'estate come la scorsa vissuta da Zielinski. In sostanza non si gioca con il contratto in scadenza: o prolunga per almeno altre due stagioni o chiederà la cessione. Quella di un addio sembra un'eventualità tutt'altro che da scartare, visto che in estate a Napoli tornerà dal prestito Elia Caprile, che sta dando il suo contributo alla caccia alla salvezza dell'Empoli. La sua ombra rischia insomma di mettere in forte discussione il portiere del Napoli di tutte le ultime stagioni.

Federico Chiesa ha segnato tre gol su azione e uno su rigore nelle ultime 24 partite tra campionato e Coppa Italia, dopo un avvio folgorante da quattro reti nelle prime cinque giornate. Un periodo grigio che da un lato ha rinfocolato il dibattito sul ruolo di seconda punta anziché di attaccante esterno, dall’altro fa molto più che da sfondo ai colloqui tra la dirigenza bianconera e l’agente Fali Ramadani sul rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno 2025. Rientra nella logica del mercato e nello status di titolare dell’Italia e della Juventus la richiesta di un aumento dei 5 milioni netti di ingaggio attuale, rientra nella logica del nuovo corso bianconero essere cauti nel trattare stipendi oltre i 6 milioni e nel valutare, assieme ad Allegri o al suo successore, su quali giocatori fondare un nuovo ciclo. Riflessioni da inquadrare in una situazione in cui la società bianconera senza rinnovo rischierebbe di perdere Chiesa gratis tra un anno o di trattarne la cessione in estate da una posizione di debolezza: peraltro - conclude Tuttosport - per ora non ci sono state richieste concrete, ma l’Europeo potrebbe essere una vetrina importante. Più che al centro del villaggio, Chiesa al centro di un labirinto: a lui stesso, a Giuntoli e, almeno per il prossimo mese e mezzo, ad Allegri trovare la strada giusta per uscirne.

Da un lato la possibilità di proseguire l’avventura in maglia bianconera ancora a lungo, dall’altro offerte economicamente più allettanti per andare a guadagnare come un top player. Weston McKennie riflette e scruta l’orizzonte insieme all’agenzia che lo rappresenta (Wasserman Group). D’altronde - sottolinea Tuttosport - con il super rendimento di questa stagione l’americano si è trasformato in un elemento indispensabile per questa Juventus. Per questo i suoi rappresentanti chiedono il prolungamento del contratto in scadenza nel 2025. McKennie punta ad allungare fino al 2028 con un sostanzioso ritocco dello stipendio; mentre la dirigenza juventina vorrebbe rinnovare fino al 2027 mantenendo l’ingaggio attualmente percepito (2,5 milioni). Una distanza sulla durata e in particolare sulle cifre che ha prodotto finora una fumata grigia nelle contrattazioni per estendere il contratto. E così adesso le parti si guardano intorno. La Juve, senza accordi entro fine campionato, potrebbe decidere di mettere sul mercato la mezzala per fare cassa con un calciatore rigenerato e a un anno dalla scadenza. Dinanzi a un’offerta da 20 milioni l’americano verrebbe appunto ceduto. I rappresentanti di McKennie - continua Tuttosport - stanno sondando il terreno in Premier League e Bundesliga per capire se può spuntare una soluzione allettante. Nel frattempo dall’Arabia hanno approcciato l’americano, proponendo la possibilità di uno sbarco nella Saudi Pro League, dove andrebbe a guadagnare tranquillamente un ingaggio in doppia cifra.

La Juventus guarda già al mercato della prossima estate e al rinnovamento che si attende esserci nella rosa bianconera. Secondo quanto si legge nella Gazzetta dello Sport, sarà soprattutto la difesa oggetto delle principali modifiche a livello di uomini. Uno dei nomi in cima alla lista, da ormai diverse settimane, è quello di Riccardo Calafiori. Tra le migiori rivelazioni nella stagione da sogno del Bologna, per riuscire ad aggiudicarsi il classe 2002 potrebbero servire 25 milioni di euro di investimento. Il jolly rossoblù, capace di giocare sia da terzino sinistro che da centrale di difesa, è una delle priorità dell'uomo mercato bianconero Giuntoli. Al punto che alla Continassa pur di arrivarci stanno scendendo a patti con la prospettiva di sacrificare Dean Huijsen, centrale classe 2005 che da gennaio è in prestito alla Roma. Ma non solo Calafiori, perché la Juventus - si legge - avrebbe messo gli occhi anche su un giovanissimo esordiente lanciato in Serie B dall'ex bianconero Pirlo. Si tratta di Giovanni Leoni, 17enne preso in estate dal Padova in prestito con diritto di riscatto e nel frattempo divenuto felice intuizione blucerchiata. Tra i club che lo monitorano per il futuro, c'è anche la Juve.


BAYER LEVERKUSEN, ANCHE WIRTZ CONFERMATO PER IL 2024/25. DEST RINATO IN OLANDA: IL PSV EINDHOVEN PENSA AL RISCATTO. MA ATTENZIONE ALL'AJAX. INDEPENDIENTE FLOP IN COPPA, MA TEVEZ RESTA IN PANCHINA. IL FUTURO DI GNABRY NON È DECISO: IL BAYERN PUÒ CEDERLO A UN TOP CLUB, PREZZO DA FISSARE

È stato uno dei protagonisti della splendida cavalcata del Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, che ha conquistato domenica la sua prima Bundesliga in 120 anni di storia. Il talento di Florian Wirtz continua a impressionare e il classe 2003 non dovrebbe restare a lungo nel club tedesco; il trequartista, tornato a pieno regime in questa stagione dopo il grave infortunio che aveva condizionato quella precedente, è nel mirino di tutti i grandi club d'Europa ma le Aspirine non sembrano rassegnate all'idea di perderlo subito. Quasi ogni giorno circolano nuove speculazioni sul suo futuro e oggi è arrivato un'importante conferma: "Florian Wirtz rimarrà con noi la prossima stagione. Il piano è chiaro con suo padre. C'è interesse da parte di tanti club, non possiamo proiettarci troppo al futuro, ma resterà", ha detto Fernando Carro, direttore generale del Bayer.

Sergiño Dest in Olanda sembra essere tornato sui livelli che l’avevano imposto all’attenzione generale negli anni scorso portando il Barcellona ad acquistarlo nel 2020. Dopo due stagioni negative con le maglie dei catalani e del Milan (appena 10 presenze lo scorso anno) il laterale statunitense in estate è infatti volato al PSV Eindhoven dove è rinato. Il classe 2000 infatti in questa stagione ha giocato 37 gare fra competizioni nazionali e internazionali arricchite da due gol e sette assist. Numeri e prestazioni che stanno accendendo un vero e proprio derby olandese in vista dell’estate quando scadrà il prestito dai catalani. Secondo quanto riferito da ESPN il PSV sarebbe al lavoro per riscattare Dest facendo valere la clausola sul contratto di prestito, ma servono 10 milioni di euro, cifra importante per il club di Eindhoven che deve anche guardarsi le spalle da quell’Ajax che vorrebbe riportare a casa lo statunitense che era entrato nel settore giovanile dei Lancieri nel lontano 2012.

L'Independiente è stato clamorosamente eliminato dalla Copa de la Liga Profesional dopo il 2-2 contro il Tallares, il tecnico Carlos Tevez è stato fortemente messo in discussione. L'ex attaccante ha convocato a Villa Dominico la mattina i suoi giocatori e ha tenuto una riunione di un'ora circa alla presenza anche dello staff tecnico. Ha deciso che continuerà a rimanere al timone della squadra, ma sul suo futuro regna ancora l'incertezza. Tevez non si dimetterà e il club non dovrebbe esonerarlo, come ha confermato il presidente Nestor Grindetti ai microfoni de La Nacion +: "Ho parlato con Carlos ieri sera. Eravamo tutti frustrati, il risultato ha colpito tutti, dallo staff ai ragazzi. Oggi ho parlato nuovamente con lui, ha allenato la squadra e mi ha detto che continuerà a farlo per tutta la settimana. L'ho visto bene, sappiamo com'è il calcio. Io lo apprezzo molto, le cose non hanno funzionato, è ovvio. Mi piace pensare molto dal punto di vista strategico in prospettiva. Se vedete i punti che la squadra ha fatto con Tevez siamo nei primi tre posti e quindi sono favorevole che continui con noi. Poi dovrò fare una riunione con gli altri per capire cosa ne pensano loro". I tifosi ovviamente non sono stati contenti e gli insulti si sono fatti sentire, a tal punto da far annullare la conferenza stampa all'Apache per evitare di gettare ulteriore benzina sul fuoco. La mattina dopo però è passato un po' di tempo e, complice il sostegno della dirigenza e della rosa, Tevez ha deciso di rimanere ancora in panchina.

Serge Gnabry non conosce ancora il suo futuro. Secondo quanto riportato da Sky Sport Deutschland, l'esterno, che ha un contratto valido fino al 2026, ha intenzione di restare al Bayern Monaco, ma potrebbe comunque partire qualora fosse un top club a farsi avanti. I bavaresi non hanno fretta, sono disposti a cedere il tedesco, ma non hanno preso una decisione definitiva, soprattutto perché le prestazioni del classe '95 sono ottime quando sta bene fisicamente.