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Sampdoria, Darboe: "Devo tanto ad Alberto De Rossi, Fonseca e Mourinho"
domenica 24 marzo 2024, 09:34Interviste
di Marco Rossi Mercanti
per Vocegiallorossa.it

Sampdoria, Darboe: "Devo tanto ad Alberto De Rossi, Fonseca e Mourinho"

Ebrima Darboe, centrocampista della Sampdoria in prestito dalla Roma, è stato intervistato dall'edizione odierna de Il Secolo XIX. Ecco uno stralcio delle sue parole:

Cosa ricorda del viaggio?
«Per i giovani è più facile, ho sofferto meno, non mi hanno fatto nulla di male ma ho visto cose brutte, verso i più grandi e le donne. E solo dopo, quando ci hanno salvato, ho capito quanto abbiamo rischiato in mare e sulla terra con quel che ti possono fare in Libia. Sono tra i fortunati. E appena in Italia ho pensato al calcio. A Catania finii in una casa-famiglia attaccata allo stadio. "Bene - pensai - giocherò nel Catania". Così quando mi trasferirono a Caltagirone non volevo andare, ero disperato, lì c'erano poche squadre. Riuscii a farmi spostare vicino a Roma, a Rieti».

E lì c'è stata la svolta.
«"Entrai nella Young Rieti. E incontrai la mia procuratrice, Miriam Peruzzi. Le dissi "vieni a vedermi, sono forte eh". Rideva: "Ma dove vai con quelle gambine sottili?". Poi mi vide giocare, cambiò idea: "Non capisco, sono scarsi gli altri o tu troppo forte?". Iniziai con i provini. Con l'Entella feci due gol al Genoa. I miei agenti mi dissero: "Dai, andiamo alla Roma". E io: "Ma quella vera?"».

Era quella vera.
«"Massimo Tarantino mi volle a tutti i costi anche se all'inizio non avevo i documenti a posto, non potevo giocare. Poi mi ha adottato la famiglia di Miriam, con l'ok di mia madre, mi hanno trattato da figlio. Devo tanto ad Alberto De Rossi, un padre. E a due tecnici speciali, Fonseca e Mourinho"».

Fonseca di lei diceva: "In campo Ebrima ci dà coraggio". È questa la sua forza?
«"Credo di sì. Non ho paura di prendere rischi, la paura l'ho lasciata sulla barca, nel viaggio dall'Africa. Non puoi solo giocare facile, devi prendere decisioni, dare palloni importanti ai compagni, in verticale. Ma devo migliorare tanto, fare  meno errori e Pirlo con la sua tranquillità è l'ideale. Seguo lui e i compagni esperti, ho legato con Piccini. E con Depaoli, Murru, Kasami. Gruppo super, con tanti giovani forti"».