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SALERNITANA IN B: un nuovo modo di fare comunicazioneTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 27 aprile 2015, 17:30News
di Redazione TS
per Tuttosalernitana.com

SALERNITANA IN B: un nuovo modo di fare comunicazione

È una sfida senza tempo. Però che fa vincere la nostalgia. Stadio Arechi, 25 aprile di “liberazione” per la Salerno del calcio. La Salernitana sta vincendo di misura, eppure senz’alcun patema, contro un Barletta che in questo campionato ha null’altro da dire. È sull’uscio della serie B, la capolista granata. Ma per veder spalancarsi quella porta ha bisogno che da Benevento, dove i sanniti sono avanti 1-0, arrivi la notizia del pari del Messina. Può, nell’era della post-modernità, in cui ci s’innamora e ci si dice “addio” con un post o un videomessaggio, un popolo di 20mila cuori palpitanti sentirsi isolato dal mondo? Sì, possibile. Perché “Tutto il calcio minuto per minuto”, leggenda della vecchia radio che resiste a ogni rivoluzione sociale e mediatica, sulla Lega Pro dà solo sporadici aggiornamenti.

E allora tocca affidarsi alla decantata tecnologia, che da quest’anno mette ogni partita di terza serie in diretta streaming sul canale-web Sportube. Però, nel caos d’uno stadio con il nome da principe gremito, c’è un sovraccarico di linee, le connessioni internet vanno a buonedonne, le immagini si bloccano (sul più bello). Così che tra i boati dei “falsi allarmi” che si confondono (gol del Messina… No… Forse annullato?), la gente dell’Arechi rischia di finir sull’orlo d’una crisi di nervi. Tra messaggi confusi, passaparola non verificabili, umanissimo scetticismo, il pareggio dei siciliani a Benevento, alla fine, arriverà davvero. Per scatenare la festa granata. Ma pure per sollecitare una nostalgica, malinconica e incontrovertibile osservazione: lo smartphone ch’è diventato - a dirla con il sociologo canadese Marshall McLuhan - "un’estensione del nostro corpo" ha “tradito” lì dove, in rima baciata, l’intramontabile radiolina avrebbe messo tutti d’accordo con un semplice "intervengo dal Vigorito...". E sarebbe stata Cassazione. È sì una sfida senza tempo, però non c’è (ancora) partita...Lo riporta il quotidiano Metropolis