Savicevic: "La Federazione montenegrina può imparare tanto da Mihajlovic"

Il presidente della Federcalcio del Montenegro Dejan Savicevic ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Samptv riguardo alla scelta della federazione montenegrina di seguire gli allenamenti di Sinisa Mihajlovic in casa Samp:

"Ora è il momento giusto perché i nostri campionati di Serie A e Serie B sono finiti. Gli allenatori sono liberi solo nel mese di dicembre quando possono lasciare le loro squadre per andare a vedere gli allenamenti, le partite e avere un’idea di come si lavora dalle altre parti.

Mihajlovic è bravo a creare un gruppo di giocatori, a dare loro fiducia e fargli credere nelle loro qualità.  Ha fatto bene come allenatore anche in altre società prima di venire alla Sampdoria e questo per me non è una sorpresa; per questo motivo ho voluto portare qui la nostra gente e il nostro allenatore della nazionale per imparare tanto da lui. Con Miha abbiamo giocato insieme in nazionale, siamo stati sempre amici anche dai tempi della Stella Rossa e dopo quest’amicizia è rimasta anche quando eravamo qui in italia; non abbiamo mai avuto problemi di nessun tipo e di questo sono contento perché è un grande personaggio e un bravo uomo.

Luka Djordjevic? Due anni e mezzo fa si è trasferito dal Montenegro allo Zenit di San Pietroburgo dove c’era Luciano Spalletti che allenava e per me già allora ha sbagliato ad andare in una società così importante perché dopo 15 giorni è arrivato Hulk, pagato 50 milioni di euro e lui non ha trovato spazio per giocare perdendo due anni. Ha giocato più minuti nella nostra under 21 e selezioni minori nazionali che nei club dove è stato. Ho parlato con Miha di lui e mi ha detto che ha qualità ma deve migliorare certe cose e maturare al livello fisico - riporta sampdorianews.net - . Ha qualità importanti perché nell’under 21 ha giocato molto bene  e segnato molti gol ma non ha trovato la società giusta che lo poteva inserire gradualmente per farlo crescere ancora meglio. Ha sbagliato perché dal Montenegro sarebbe dovuto andare in Serbia al Partizan Belgrado, Stella Rossa, Hajduk Spalato o Dinamo Zagabria per salire di un solo gradino in più invece con la sua scelta è salito di 5 gradini in più e non era preparato a soli 18 anni. La nostra federazione continua a puntare su di lui perché è un grande giocatore e anche quando non ha giocato nei suoi club noi lo abbiamo convocato e ha giocato tante partite nelle nostre selezioni perché ha grandi potenzialità".