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Febbre da Bernabeu - Sputi, rimpianti e spalti vuoti: 30 anni fa la prima volta

Febbre da Bernabeu - Sputi, rimpianti e spalti vuoti: 30 anni fa la prima voltaTUTTO mercato WEB
© foto di Arancha Rodriguez
martedì 14 febbraio 2017, 15:452017
di Raimondo De Magistris

Le tappe di avvicinamento alla sfida più attesa per la città di Napoli.

Un viaggio indietro con la mente di quasi 30 anni, al 16 settembre 1987. Per i tifosi del Napoli, pensare al Bernabeu e al Real Madrid vuol dire rievocare immagini lontane ma non sbiadite di una partita surreale, all'unico precedente nell'allora Coppa dei Campioni.

Era la prima partecipazione della squadra partenopea alla più importante competizione per club. Allora, per ottenere il pass bisognava vincere il campionato e il Napoli era reduce dalla conquista del primo storico Scudetto.
Esordio in un Bernabeu chiuso ai tifosi per le intemperanze nella stagione precedente degli Ultras Sur: il il Real di Chendo, Sanchis, Michel, Butragueno, Gallego, Vazquez e Santillana da un lato, il Napoli di Maradona, Giordano, Romano Bagni e Renica (ma senza Careca) dall'altro. Forze in campo abbastanza equilibrate, a fare la differenza l'esperienza e gli episodi.

Gli azzurri per la prima volta si approcciarono alla competizione e il Real col rigore di Michel e l'autorete di De Napoli conquistò il primo atto del doppio confronto.
Fu un debutto traumatico, senza tifosi e un avversario che provò a intimorire i napoletani in tutti i modi. "I nostri avversari ci chiamavano mafiosi, negli spogliatoi successe di tutto, volarono addirittura bottiglie", ha ricordato Salvatore Bagni in una recente intervista.
Parole confermate qualche giorno fa anche da un'ex colonna di quella squadra come Giuseppe Bruscolotti: "Beenhakker (allora allenatore del Real Madrid, ndr) ci provocava in ogni modo. Poi lo cercammo al S. Paolo per regolare i conti ma scappò".

Al ritorno la squadra partenopea non riuscì a ribaltare lo 0-2, nonostante uno dei primi tempi più belli di sempre. Francini illuse gli oltre 90mila tifosi presenti al San Paolo, Butragueño li riportò sulla terra con un gol arrivato dopo tante occasioni da rete divorate dai padroni di casa.
Adesso, a quasi 30 anni di distanza, di nuovo il Real Madrid. Con forze in campo diverse, ma anche con gli spalti pieni. Guaia parlare di rivincita.