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Palmieri: "Quelli bravi a 19 anni già pronti per la A. Huijsen? Sa gestire le situazioni"

Palmieri: "Quelli bravi a 19 anni già pronti per la A. Huijsen? Sa gestire le situazioni"TUTTO mercato WEB
lunedì 12 febbraio 2024, 22:00Serie A
di Alessio Del Lungo
fonte da Torre del Lago, Lorenzo Marucci

Francesco Palmieri, responsabile del settore giovanile del Sassuolo, è intervenuto a TMW, a margine della cena di gala in occasione dell'inaugurazione della Viareggio Cup a Torre del Lago, parlando di molti temi, come quello relativo alle seconde squadre: "È una soluzione ottimale, spero che altre società possano investirci dopo la Juventus. I ragazzi in Italia a 19-20 anni sono giovanissimi, non hanno la possibilità di giocare nelle prime squadre e si dice sempre che hanno bisogno di un percorso formativo e di crescita. Io non sono molto d'accordo, per me quelli bravi possono far parte già a quell'età delle prime squadre. Nella seconda squadra in ogni caso possono crescere, far vedere il loro valore e sperare di essere inseriti con i grandi".

Huijsen è uscito dalla seconda squadra della Juventus. L'ha stupita?
"È uno dei giovani importanti che la Juventus ha sfornato in questi anni, è un 2005 che ha dimostrato di avere grande personalità, grande voglia e grandi capacità di poter gestire le situazioni in un campionato difficile come quello di Serie A".

Di Kayode che pensa invece?
"Lui è un altro ragazzo che la Fiorentina ha fatto giocare in Primavera e poi ha portato in prima squadra, dandogli la possibilità di giocare e anche di sbagliare, senza nessuna conseguenza. Si è ritagliato uno spazio importante, sono felice per lui, ma ci vuole coraggio per chi investe. Almeno uno all'anno deve giocare in prima squadra, sennò è inutile continuare a fare questo lavoro".

L'esperienza in Serie D gli è stata utile?
"La Fiorentina lo ha preso dalla D, gli ha fatto fare la Primavera, ha fatto un percorso formativa... La verità è che ci vuole coraggio a farli giocare, dovrebbe essere regolamentato che almeno uno all'anno deve debuttare, sennò il nostro lavoro non serve e non vale la pena farlo. Mi dispiace che vedo che ci si crede sempre poco nei nostri giovani. Dicono che la forbice tra la Primavera e la prima squadra è troppo ampia, poi quando giocano dimostrano che qualcosa di buono possono farlo. Se tutti credessero in una determinata cosa, tutti avrebbero benefici".

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