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TMW

Palmieri: "La Primavera non è settore giovanile. Camarda? Grandissimo giocatore"

Palmieri: "La Primavera non è settore giovanile. Camarda? Grandissimo giocatore"TUTTO mercato WEB
lunedì 12 febbraio 2024, 21:08Serie A
di Alessio Del Lungo
fonte da Torre del Lago, Lorenzo Marucci

Francesco Palmieri, responsabile del settore giovanile del Sassuolo, è intervenuto a TMW, a margine della cena di gala in occasione dell'inaugurazione della Viareggio Cup a Torre del Lago: "È sempre un motivo di orgoglio e di soddisfazione personale essere premiato. Devo condividerlo con tutti i collaboratori del Sassuolo".

È un premio anche per i tanti ragazzi che avete fatto crescere dal Settore Giovanile.
"La soddisfazione più grande è vedere che ne sono passati tanti dal Sassuolo e in diversi stanno calcando palcoscenici discretamente importanti nei professionisti. Spero e penso che anche la prima squadra possa averne dei benefici in futuro. Qualcuno è già con mister Dionisi, altri sono in Serie A, Serie B o Lega Pro. Un patrimonio, se si vuole attingere ai giovani, ce lo abbiamo anche noi".

C'è un giocatore che le ha dato più soddisfazione di altri?
"Io sono legato a tutti, di più a quelli che non hanno fatto tantissima strada perché ci sono tantissime componenti che determinano. Non c'è nessun segreto comunque nel mio lavoro, c'è solo voglia di fare e passione, insistiamo per farli crescere. I ragazzi vanno presi, va data loro la possibilità di sbagliare e a volte sbagliamo, li mandiamo via e fanno bene altrove. Noi cerchiamo di farli crescere in un contesto ottimale".

Che cosa si può fare per far sì che le società lancino di più i giovani?
"Con le nuove normative c'è scompiglio in tutte le società perché i ragazzi a fine anno sono liberi di poter scegliere. Spero che si giunga a qualche conclusione dove si possa tutelare il lavoro delle società, di chi fa parte dei settori giovanili, di chi ci crede... La soddisfazione più grande non è comprare i giocatori giovani con somme enormi, ma far fare loro un percorso di tanti anni per far capire loro che possono essere un patrimonio tecnico e economico della stessa società".

Il tema delle seconde squadre è sempre più attuale.
"È una soluzione ottimale, spero che altre società possano investirci dopo la Juventus. I ragazzi in Italia a 19-20 anni sono giovanissimi, non hanno la possibilità di giocare nelle prime squadre e si dice sempre che hanno bisogno di un percorso formativo e di crescita. Io non sono molto d'accordo, per me quelli bravi possono far parte già a quell'età delle prime squadre. Nella seconda squadra in ogni caso possono crescere, far vedere il loro valore e sperare di essere inseriti con i grandi".

Huijsen è uscito dalla seconda squadra della Juventus. L'ha stupita?
"È uno dei giovani importanti che la Juventus ha sfornato in questi anni, è un 2005 che ha dimostrato di avere grande personalità, grande voglia e grandi capacità di poter gestire le situazioni in un campionato difficile come quello di Serie A".

Di Kayode che pensa invece?
"Lui è un altro ragazzo che la Fiorentina ha fatto giocare in Primavera e poi ha portato in prima squadra, dandogli la possibilità di giocare e anche di sbagliare, senza nessuna conseguenza. Si è ritagliato uno spazio importante, sono felice per lui, ma ci vuole coraggio per chi investe. Almeno uno all'anno deve giocare in prima squadra, sennò è inutile continuare a fare questo lavoro".

L'esperienza in Serie D gli è stata utile?
"La Fiorentina lo ha preso dalla D, gli ha fatto fare la Primavera, ha fatto un percorso formativa... La verità è che ci vuole coraggio a farli giocare, dovrebbe essere regolamentato che almeno uno all'anno deve debuttare, sennò il nostro lavoro non serve e non vale la pena farlo. Mi dispiace che vedo che ci si crede sempre poco nei nostri giovani. Dicono che la forbice tra la Primavera e la prima squadra è troppo ampia, poi quando giocano dimostrano che qualcosa di buono possono farlo. Se tutti credessero in una determinata cosa, tutti avrebbero benefici".

Impossibile non chiederle di Camarda. Che futuro prevede per lui?
"È un grandissimo giocatore, a quell'età è molto, molto bravo. Prevedo un grande futuro perché ha tutte le caratteristiche dell'attaccante per fare una grandissima carriera e glielo auguro con tutto il cuore. Continuo a sottolineare che il campionato Primavera non è più un campionato di settore giovanile e attingerci darebbe soddisfazione anche al lavoro che fa gente che sta in secondo piano. Per loro conta anche chi li aiuta, chi dà loro la possibilità di fare. Se vogliamo trovare dei difetti, si trovano in tutti, ma bisogna mettere da parte le finte scuse e dare la possibilità ai ragazzi di giocare in Serie A, sempre se sono bravi. Altrimenti, ripeto, è inutile lavorare con i giovani".

Gli ultimi tre nomi che le chiedo sono Valentin Carboni, Duccio Degli Innocenti e Matteo Prati. Che ne pensa?
"Sono altri tre ragazzi che si sono messi in evidenza dopo un percorso importante, ma possiamo parlare di tanti altri. Per me quella dovrebbe essere la normalità, speriamo che diventi la normalità. È inutile fare le liste, senza una strategia importante non si arriverà mai alla conclusione di credere veramente nei giovani. Mi auguro che si arrivi a obbligare che almeno uno all'anno venga portato in prima squadra, ma non a fare numero o a fare il paletto".

Il rapporto tra Fiorentina e Sassuolo è ottimo, almeno questo è ciò che suggerisce il mercato e non solo. Ce lo conferma?
"Penso che sia riconosciuto che ci sia un ottimo rapporto tra le proprietà e le dirigenze, speriamo che si possa continuare così. Mi auguro ci siano buoni rapporti tra tutti, ho la fortuna di essere vissuto in una famiglia numerosa e penso che per fare le cose migliori serva la collaborazione di tutti. Spesso è difficile, ma se ci mettiamo un po' di buonsenso possiamo raggiungere obiettivi forse insperati".

Si aspettava più spazio per Maxime Lopez?
"Sono situazioni che onestamente devono vedere a Firenze e la Fiorentina, mi occupo di altro. So che Maxime è un grandissimo giocatore e al Sassuolo lo ha dimostrato, più di questo non posso dire".

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